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"Mancano gli stipendi di giugno e la 14esima": la protesta dei letturisti Aqp

Filctem Cgil proclama lo stato di agitazione per i 44 dipendenti della Gest, azienda esterna addetta al servizio: "Costretti anche a prendere la propria auto ma senza rimborso chilometrico"

LECCE – All’appello mancano gli stipendi di giugno e la 14esima: per questo motivo la Filctem Cgil ha proclamato lo stato di agitazione per i 44 letturisti dei contatori Aqp dipendenti della Gest, azienda esterna addetta al servizio.

“Non è la prima volta che l’azienda è in ritardo con i pagamenti, ma questa volta ha superato ogni limite – ha dichiarato il segretario Franco Giancane -. Dinanzi alle nostre proteste la Gest continua a giustificarsi asserendo di aver fatto tutto quel che era nelle sue facoltà, scaricando la colpa del mancato pagamento su Aqp, che non ha saldato le fatture”.

“Certo, tutto ciò stride con i festeggiamenti di Acquedotto Pugliese per il bilancio chiuso con un utile netto pari a 29,5 milioni di euro  – ha aggiunto -. Eppure per un’azienda affidataria dell’appalto, la Gest, sarebbe colpa di Aqp se i lavoratori non riescono a coniugare il pranzo con la cena o a pagare le bollette”.

 La Filctem ha colto la palla al balzo per riproporre l’internalizzazione del servizio che garantirebbe un risparmio di 2 milioni di euro.

“Le aziende che vincono gli appalti con un ribasso del 23 percento non sono in grado di rispettare le scadenze di un servizio che, dopo anni di lotta, abbiamo portato sotto il contratto collettivo gas/acqua e non più con assunzioni co.co.co come avveniva in passato – ha proseguito Giancane -. Allora ci vollero un mese di sciopero e varie riunioni della task force regionale, per vincere l'immobilismo della dirigenza Aqp e l'arroganza dell'azienda appaltatrice dell'epoca, che ironia della sorte è la stessa di oggi, per fare rispettare il capitolato d'appalto e portare i lavoratori nel ccnl. Oggi la storia si ripete”.

 Il sindacato ha fatto anche presente che i lavoratori, nonostante quanto previsto dal capitolato speciale d’appalto, sono costretti a lavorare utilizzando la propria autovettura, senza che gli sia riconosciuto il rimborso chilometrico come da tabelle Aci.

“Aqp, è bene ricordarlo, è un'azienda che ha come socio unico la Regione Puglia: riteniamo inammissibile che la proprietà resti spettatrice indifferente dinanzi al dumping salariale che di fatto i lavoratori subiscono – ha concluso il sindacalista -. Quando si assegna un appalto con un ribasso superiore al 23 percento la naturale conseguenza è che le aziende si rivalgono sui lavoratori, da sempre anello più debole della catena. Se Aqp internalizzasse il servizio, oltre a garantire il binomio lavoro-dignità, produrrebbe un risparmio di circa 2 milioni di euro. Da mesi come un mantra ci sentiamo ripetere che stanno studiando come internalizzare il servizio, sentiamo parlare di studio di fattibilità, di dotazione organica, di business plan. Si agisca in maniera celere e determinata per accelerare le procedure e consentire ai lavoratori di lavorare con dignità e ad Aqp di non sprecare denaro pubblico”.

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