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Mareggiate e danni al lungomare, si invocano soluzioni. “La Giudecca va subito protetta”

Lettera aperta al sindaco e presidente della Provincia dell’imprenditore Fernando Nazaro che chiede interventi definitivi e opere infrastrutturali a difesa di banchina e litorale

GALLIPOLI – L’ultimo schiaffo devastante inferto dalle mareggiate e dal maltempo delle scorse settimane che ha, ancora una volta, ferito il lungomare della Giudecca in quel di Gallipoli causando danni ingenti alla banchina, al manto stradale e agli arredi urbani e anche e soprattutto con le gravi conseguenze per le attività commerciali, gli operatori e i privati cittadini, riaccende l’attenzione sulla necessità impellente di effettuare interveti infrastrutturali a tutela di quel tratto del litorale. I palliativi adottati  in questi anni con il posizionamento a monte di alcuni massi frangiflutti hanno dimostrato tutta la loro inconsistenza  dinnanzi alla furia del mare.

Gli studi commissionati a tecnici e geologi propedeutici all’esecutività di progetti per la realizzazione di nuove barriere frangiflutti si sono persi nei meandri della burocrazia e della politica, così come si sono arenati negli anni anche progetti per la realizzazione di approdi turistici lungo quel versante che avrebbero portato in dote anche le necessarie infrastrutture di protezione del litorale per darsene e banchine. E nemmeno i primi ristori economici  dispensati dal Governo centrale per il riconoscimento della calamità naturale al momento potrà fornire soluzioni definitive ai disastri che incombono ad ogni mareggiata sul litorale della Giudecca. Tra tali premesse e valutazioni si inserisce pertinente una lettera aperta indirizzata dall’imprenditore gallipolino Fernando Nazaro al sindaco di Gallipoli e presidente della Provincia, Stefano Minerva, con la quale si lancia un appello per salvaguardare il tratto costiero della Giudecca. Una richiesta che da tempo hanno avanzato da tempo anche numerosi operatori economici, turistici e ristoratori della zona.                              

“L’ultimo tragico evento meteorologico, che nella seconda settimana di novembre ha colpito la nostra amata città di Gallipoli, ha, in particolare ed ancora una volta, evidenziato tutta la vulnerabilità di quell’area straordinaria ed incantevole, a livello del mare, che è la Giudecca” scrive Nazaro, “i danni ingenti, le forti perdite sia dei privati cittadini sia delle imprese, che in quell’angolo meraviglioso investono e interagiscono, esprimono, con intrascurabile urgenza, oltre che un generale e contingente bisogno di aiuto, anche la radicale necessità di una programmazione infrastrutturale idonea a tutelare e preservare chi in quei posti vive ed opera e, di riflesso, l’intera collettività. Ora, non sta a me indicare né le soluzioni, né i percorsi amministravi più idonei al caso di specie” precisa l’imprenditore gallipolino, “io voglio eminentemente testimoniare, con forza e passione, in qualità di cittadino ed imprenditore di questa realtà, l’impellente necessità che le istituzioni si adoperino, con diligenza e senso di responsabilità, ad offrire una risposta solerte e fattiva, magari coinvolgendo la comunità tecnica e scientifica onde elaborare e realizzare una soluzione che, in maniera il più possibile efficace e sostenibile, consenta di non avere più paura degli eventi naturali e del mare, ma solo un opportuno e doveroso rispetto. Conscio della portata della sfida e della complessità del problema, porgo i miei saluti e, con ottimistico incitamento, rimango a disposizione”.

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