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Medici propongono l'intitolazione del Dea al professor Gismondi

E' stato il “padre” della Rianimazione. L’istanza dell’Ordine dei medici chirurgici ed odontoiatri è stata presentata alla direzione generale della Asl di Lecce

LECCE - Un’intitolazione di prestigio per il Dea di Lecce, il dipartimento di emergenza ed accettazione del presidio ospedaliero Vito Fazzi, che l’Ordine dei medici chirurgici e degli odontoiatri della provincia ha proposto di legare al nome del professor Antonio Gismondi, primario per trent’anni anni, dal 1966 al 1996, del reparto di Anestesia e rianimazione del nosocomio leccese. In tale direzione i proponenti hanno già inoltrato una formale istanza all’attenzione dei vertici della Asl della provincia di Lecce.

L'Ordine dei medici chirurgici e odontoiatri di Lecce ha maturato l’dea di intitolare il Dea di Lecce alla memoria del professor Gismondi (scomparso del novembre del 2016) sia per un doveroso riconoscimento ad uno dei più illustri professionisti del territorio che ha dedicato la sua vita all'urgenza-emergenza, sia per sottolineare la specificità della struttura e augurare nel migliore dei modi l'inizio delle attività aderenti all'ambizioso progetto costitutivo, sia per offrire alle giovani generazioni di operatori sanitari e a tutti i cittadini un esempio e un riferimento professionale e valoriale.

Non è semplice condensare in poche righe ciò che il professor Gismondi ha realizzato in trent'anni di attività nell' ospedale Vito Fazzi di Lecce: dal centro di Rianimazione, al centro iperbarico, antiveleni, l’attività di prelievo multiorgano, l’attivazione di un secondo servizio di anestesia con indirizzo antalgico, l’attivazione del 118 e la  cardioanestesia sono alcune delle attività promosse e realizzate dal medico campano originari di Cerreto Sannita  (Benevento) approdato a Lecce nel 1966  in qualità di primario di Anestesia. Dopo trent’anni di onorata carriera e di innovazioni d’avanguardia nel campo della terapia intensiva e della rianimazione, della tossicologia e delle cure antalgiche, Gismondi andò in pensione nel 1996 e  fu nominato primario emerito dell' ospedale Vito Fazzi di Lecce.

“La nostra richiesta non è solo per una doverosa e tangibile riconoscenza verso una delle professionalità che maggiormente hanno dato lustro e orgoglio al nostro territorio” spiegano dall’ordine dei medici nella lettera inviata alla Asl, “non solo per sottolineare l’importanza storica della nascita del Dea di 2° livello, restituito alla sua mission decisiva in un ruolo del tutto diverso dal presidio ospedaliero Vito Fazzi, ma soprattutto perché il nome del professor Gismondi rappresenta testimonianza e riferimento per chi oggi è impegnato ad affrontare nuove sfide attraverso straordinarie e inedite opportunità tecnologiche e organizzative, sempre aderenti però ai fondamentali della nostra professione, che pongono al centro la complessità e la fragilità del paziente, particolarmente nelle situazioni estreme dell’urgenza.  Ci sembra proprio questo il modo migliore per onorare e concretizzare la lezione del professor Gismondi, che soleva ripetere ‘chi non guarda avanti, rimane indietro”.  

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