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Martedì, 23 Aprile 2024
Gestione degli animali

Cura dei gatti: microchip per i felini e regole per dar loro da mangiare

Due ordinanze, in applicazione della legge regionale, danno un indirizzo preciso: divieto di somministrazione presso strade ad alta velocità e obbligo di rimozione dei contenitori

LECCE – Microchip anche per i gatti di proprietà privata, regole definite per la somministrazione di cibo e acqua a quelli di strada e obbligo per chi se ne prende cura di dichiararsi all’ufficio Ambiente del Comune. Sono i contenuti principali di due ordinanze firmate dal dirigente Francesco Magnolo in attuazione della legge regionale del 2020. Se ne è discusso nella commissione Ambiente, presieduta da Natasha Mariano Mariano.

L’obiettivo del primo provvedimento è quello di contrastare l’abbandono dei felini e di agevolarne la restituzione in caso di ritrovamento o di altri eventi, come gli investimenti stradali. La finalità del secondo è di migliorare il decoro delle aree dove gli animali vengono nutriti: spesso infatti piatti di plastica o altri supporti, come i giornali, vengono lasciati al loro destino finendo anche per attrarre roditori e insetti.

“Amare gli animali significa prendersene cura in maniera idonea, scegliendo il meglio per loro e per l’ambiente circostante – ha dichiarato l’assessora all’Ambiente, Angela Valli -. Con questi provvedimenti andiamo ad arginare alcuni fenomeni che generano pericolo per gli animali e i cittadini e che occorre ricondurre a corretta gestione, anche a beneficio del decoro urbano. Ringrazio il dirigente Magnolo, il funzionario Paladini e la dottoressa Fiammata per il lavoro complesso che svolgono quotidianamente per assicurare, con la fondamentale collaborazione di associazioni di volontariato e Asl, la cura e il controllo della presenza dei felini sul nostro territorio”.

Più in dettaglio, con la seconda ordinanza si stabilisce che il cibo deve essere adatto per i gatti, messo in appositi contenitori e con l’obbligo di ripulire dopo la somministrazione. Niente più avanzi di pranzi a cena lasciati a bordo strada e in posti che diventano spesso trappole per gli animali: la somministrazione viene proibita sui marciapiedi delle strade a scorrimento veloce, sugli spartitraffico, in aree di parcheggio e nel raggio di tre metri dagli ingressi di abitazioni, negozi, supermercati e ristoranti, a meno che non ci sia il consenso esplicito dell’utenza coinvolta. L’abbandono di cibo in luoghi non adatti, l’uso di contenitori impropri e la mancata rimozione, possono portare a una sanzione da 300 a 1.600 euro. Nessun problema per le ciotole con acqua, a condizione che vengano ripulite. 

L’obbligo di autodenuncia per chi si prende cura dei gatti non censiti e di quelli delle colonie feline si giustifica, spiegano dall’assessorato, con la necessità di avere contezza della presenza e della distribuzione degli animali, in modo da poter fare controlli e sopralluoghi.
 

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