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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giurisprudenza, sedute di laurea: momento di raccoglimento per Eleonora e Daniele

Voluto dal presidente del corso Stefano Polidori, d’accordo col direttore del dipartimento di Scienze giuridiche, Luigi Melica, il silenzio ha aperto le giornate di ieri e oggi dei laureandi. Polidori è stato il relatore della giovane Manta il 17 ottobre di sei anni fa

LECCE- Un silenzio quasi religioso, la commozione di chi sei anni addietro è stato il suo relatore di tesi: le sedute di laurea della facoltà di Giurisprudenza, nelle giornate di ieri 15 ottobre e di oggi, sono state precedute da un minuto di raccoglimento per ricordare Eleonora Manta e Daniele De Santis, i giovani brutalmente assassinati nella serata del 21 settembre, entrambe dottori in giurisprudenza dell’Università del Salento.

“La tragica e assurda morte di Eleonora e Daniele ci ha profondamente scossi come comunità accademica” dice Stefano Polidori, presidente del corso di laurea in giurisprudenza dell’Università del Salento. “Per questo, d’intesa col direttore Luigi Melica, abbiamo deciso di far osservare un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle sedute di laurea. Sono certo che idealmente i nostri laureati, che in questi giorni hanno coronato il meritato traguardo, lo hanno dedicato anche al ricordo dei due sfortunati ragazzi che, qualche anno prima di loro, avevano entrambe frequentato le aule di Giurisprudenza” racconta Polidori, personalmente più coinvolto per esser stato il relatore di Eleonora Manta, laureatasi il 17 ottobre di sei anni or sono.

Ma già appresa la notizia di quel maledetto 21 settembre, in veste di presidente del corso di laurea in giurisprudenza, insieme con il corpo docente, il personale tecnico amministrativo e la comunità studentesca, Stefano Polidori aveva espresso il proprio cordoglio alla famiglia di Eleonora Manta e a quella di Daniele De Santis, scrivendo personalmente un post sulla pagina facebook della facoltà di giurisprudenza in cui ricordava la ragazza “come studentessa solare e determinata che aveva appena vinto un concorso, coronando il suo brillante percorso di studi con un altro meritato successo”, riponendo la fiducia nella giustizia che quotidianamente trasmettono agli studenti attraverso i fondamenti del diritto. Stefano Polidori lo scriveva il 22 settembre, l’indomani dal compimento dell’efferato delitto, una settimana prima che l’omicida Antonio De Marco, il 21enne di Casarano, fosse consegnato nelle mani della giustizia.

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