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Muore ex ospite della rsa di Soleto. Negativa ai tamponi, ma sarà richiesta autopsia

Si è spenta nelle scorse ore una 82enne di Spongano trasferita l’8 aprile scorso da “La Fontanella” presso l’ospedale di Copertino, ma negativa al Covid-19. I parenti vogliono chiarezza sulle cause. Nella struttura tutti negativi, ma i guariti non rientrano

SOLETO - Dopo la scomparsa del neurologo Antonio Costantini si registra nelle scorse ore un nuovo decesso tra gli ex ospiti della residenza socio assistenziale “La Fontanella” di Soleto. Si tratta di un'anziana 82enne originaria di Spongano che sino al mese scorso era tra i degenti della rsa, ma che a causa dell’aggravamento del suo stato di salute sin dall’8 aprile scorso era stata ricoverata presso l’ospedale San Giuseppe da Copertino. Sale quindi a 21 il numero degli anziani deceduti tra gli ospiti de “La Fontanella”, anche se per quest’ultimo caso si propende per una complicanza clinica non direttamente legata al contagio del Covid-19.      

La donna è spirata nelle scorse ore per delle complicanze di natura cardiaca e repiratoria, ma non risultava tra le persone contagiate da coronavirus pur rivenendo dalla struttura di Soleto diventata, suo malgrado, alla fine di marzo un focolaio della pandemia con 88 casi di positività registrati tra anziani ospiti e il personale sanitario. L’anziana in questione, con un quadro clinico in peggioramento, era stata sottoposta anche negli ultimi giorni, tra l’8 e l’11 maggio scorsi, ai test epidemiologici, ma l’esito dei tamponi aveva ancora una volta dato esito negativo.

Ma i parenti della donna vogliono ora chiarezza sull’intera vicenda per capire le cause che hanno determinato la morte della loro congiunta e anche per comprendere se il suo quadro clinico possa essere stato aggravato anche da tutta la situazione di caos che si è generata nel mese di marzo nella residenza assistenziale di Soleto prima che la stessa passasse nella gestione commissariale della Asl. Anche per questo potrebbe essere presentato in procura un esposto con formale richiesta dell’autopsia per fare chiarezza su questo ennesimo decesso di un ospite della rsa.

La stessa vicenda potrebbe anche finire nel faldone d’inchiesta già avviata dall’autorità giudiziaria su quanto accaduto nella struttura di Soleto tra il 21 e il 26 marzo scorso, prima del subentro nella gestione diretta da parte dell’Asl, e che vede iscritte nel registro degli indagati l’amministratore delegato don Vittorio Matteo, la direttrice Federica Cantore e l’ex direttore sanitario, Catello Mangione che hanno già presentato, tramite i propri legali, le loro memorie difensive. Le accuse su cui muovono gli approfondimenti dell’inchiesta sono quelle di diffusione colposa di epidemia e di abbandono di persone incapaci. Sulla vicenda sé è svolta anche un ispezione da remoto da parte del ministero della Salute con la collaborazione della Asl e dei Nas dei carabinieri.

Nel frattempo nella residenza “La Fontanella” la situazione degli ospiti e del personale si è normalizzata e prosegue anche il supporto esterno fornito dalla protezione civile: dei 19 degenti attuali nessuno è risultato contagiato. C’è anche da considerare che molti degli ex pazienti risultati positivi e poi negativizzati, circa una quarantina, o anche guariti non sono più stati autorizzati a far rientro nella rsa e rimangano ancora in convalescenza negli ospedali o nelle altre strutture residenziali nelle quali sono stati trasferiti nelle scorse settimane.

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