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“Narin Camp”: la summer school nel Salento quest’anno dedicata ad antimafia e legalità

Torna anche nell’edizione 2022 il progetto curato dall’associazione “TdF Mediterranea”. Dal primo al 4 agosto, infatti, speciali lezioni con attivisti, giornalisti e professionisti impegnati sul tema

LECCE Torna anche quest’anno, a Lecce, il progetto “Narin Camp”, dall’1 al 4 agosto, curato dall’associazione Terra del Fuoco-Mediterranea che, da anni, opera sul territorio pugliese promuovendo azioni di sensibilizzazione sui diritti umani, sulla cittadinanza attiva e sui temi della memoria, in partenariato stabile con l’associazione nazionale Treno della Memoria. Quest’anno il progetto è quasi interamente dedicato al tema dell’antimafia sociale e della legalità, dando prosecuzione ad un percorso avviato grazie al Progetto Al civico 20, realizzato nell'ambito del bando Bellezza e Legalità- per una Puglia libera dalle Mafie”.

Da giugno 2022 l’associazione è infatti impegnata, grazie alla collaborazione con il comune di Lecce, in azioni di rigenerazione urbana dello spazio che un tempo ospitava l'ex sportello antiracket. Grazie a tale percorso sono stati avviate attività laboratoriali e incontri pubblici con esperti provenienti da tutta Italia che hanno avuto l’obiettivo di riportare al centro della discussione un tema che nel corso di questi ultimi anni pare essere progressivamente sempre meno al centro dell’attenzione pubblica.

La settima edizione del Narin Camp, patrocinata dal comune di Lecce, continuerà nel percorso di impegno e sensibilizzazione grazie al coinvolgimento di un’ampia rete di partenariato e con la partecipazione di circa cento giovani provenienti da tutta Italia che per quattro giorni attraverseranno le strade del quartiere Borgo Pace. Ad accompagnare i presenti nelle diverse giornate, ci saranno attivisti, giornalisti, professionisti impegnati sul tema.

La prima giornata del progetto, prevista per il 1 agosto alle 19.00, presso l’ex sportello antiracket, in via de Simone, vedrà l’inaugurazione della 4 giorni del NarinCamp con l’intervento della presidente di TdF Mediterranea, Christel Antonazzo e il presidente di Treno della Memoria, Paolo Paticchio. Seguirà il dibattito “Stessa spiaggia, stesso mare” incentrato sull’annoso tema delle concessioni balneari, sulla loro futura regolamentazione e i pericoli di infiltrazione mafiosa a essa connessi. A intervenire saranno Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, il giornalista Stefano Iannaccone e Francesco Capone, di Libera contro le mafie, con la moderazione di Stefano Cocciolo.

Alle 21,30 nell’adiacente ortale di Teatro Koreja andrà in scena “Stoc Ddo’- Io sto qua”, il coinvolgente monologo della madre di Michele Fazio, 16 anni, ucciso da una pallottola vagante a Bari Vecchia, nel 2001. Lo spettacolo è di e con Sara Bevilacqua, Drammaturgia di Osvaldo Capraro, Disegno Luci di Paolo Mongelli, Organizzazione di Daniele Guarini, Illustrazione e grafica di Studio Clessidra, realizzato in collaborazione con TdF mediterranea e Teatro Koreja. Seguirà l’intervento dei genitori di Michele Fazio, Pinuccio e Lella, per un momento di testimonianza e condivisione con gli spettatori. Nei giorni successivi saranno ospiti dell’associazione TdF Mediterranea: Tommaso Moscara, segretario confederale Cgil Lecce, Sara Giudice, giornalista, Alessandro Sahebi, giornalista, e Patrizia Luongo, economista e ricercatrice per il Forum Disuguaglianze Diversità, Dario Riccobono, di Addio Pizzo, movimento di antimafia italiano, Nello Trocchia, giornalista.

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