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Natale amaro per gli operatori, l’ombra di nuovi licenziamenti delle ditte dell’Aro11

Dopo la Gial plast anche la Colombo Biagio srl, colpita dagli effetti di una interdittiva della prefettura brianzola, annuncia i tagli. Riunione urgente in Comune. Fasano: “Revoca dell’appalto”

GALLIPOLI - Mentre resta ancora irrisolto il nodo del reintegro dei lavoratori ecologici del cantiere di Gallipoli nell’organico della Gial plast srl dopo le prime sentenze favorevoli per i ricorrenti, una nuova tegola si è abbattuta sull’Ati che gestisce l’apparto dei rifiuti dell’Aro11: gli effetti di una nuova interdittiva antimafia, dispensata stavolta dalla prefettura di Monza e Brianza, hanno interessato anche la società Colombo Biagio Srl che detiene al 49 per cento l’appalto dei rifiuti insieme alla Gial plast. E la prima conseguenza è stata una nuova comunicazione, per le vie brevi con un semplice sms, indirizzata ad alcuni dipendenti in carico alla ditta, che annuncia il loro  disimpegno dal servizio a partire dalla giornata di domani.

Un nuovo preambolo che schiude le porte a nuovi licenziamenti nei cantieri del raggruppamento delle imprese dell’Aro 11, mentre lunedì prossimo erano già convocate la commissione Ambiente del comune di Gallipoli e una nuova manifestazione del sindacato Cobas, per fare il punto con la Gial Plast il nodo del mancato reintegro dei lavoratori licenziati. Alla luce di quanto accaduto in queste ore la questione si allarga anche alla nuova posizione assunta dall’altra ditta appaltatrice, la Colombo Biagio srl. Una nuova ondata di licenziamenti in arrivo, e anch’essi pronti ad essere smembrati dalle sentenze giudiziarie, ma che hanno già rilanciato l’allarme sociale e la mobilitazione degli operatori. Il tutto mentre anche oggi dalle aule del Tribunale di Lecce, un altro lavoratore, Luigi Carroccia, del cantiere gallipolino, si è visto accogliere il reclamo contro il provvedimento di licenziamento. Anche per lui i giudici hanno disposto il reintegro in organico da parte della ditta Gial Plast.

E anche sul piano politico c’è fermento: nel primo pomeriggio di oggi si è svolta una riunione urgente tra il sindaco Stefano Minerva e i rappresentanti dell’amministrazione comunale con gli operatori della Colombo srl, mentre dai banchi dell’opposizione i consiglieri comunali Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi e Sandro Quintana, con un’interrogazione urgente, rivolta al primo cittadino ed  estesa, per quanto di competenza, anche alla Corte dei Conti e al prefetto, sono tornati a chiedere contezza e chiarezza sulla vicenda con una esplicita richiesta di risoluzione del contratto per grave inadempimento da parte dell’Ati gestore dell’appalto di nettezza urbana.     

Minerva: “Un altro problema che affronteremo con cura”

Si è da poco concluso un incontro, nella sala riunioni della palazzina municipale, con il sindaco Stefano Minerva e il consigliere Cosimo Nazaro sulla questione dei licenziamenti nei confronti degli operatori ecologici. “Ho da poco terminato l’incontro con gli operatori della nettezza urbana per dialogare con loro sulla questione che si è creata negli ultimi giorni e che vede alcuni di essi coinvolti in procedure di licenziamento” spiega Minerva, “abbiamo fatto insieme il punto della situazione: non vi è pace per gli operatori ecologici ed è per questo che vogliamo vederci chiaro. La commissione Ambiente, preseduta dal presidente Cosimo Nazaro, era stata già convocata per lunedì 23 dicembre con ordine del giorno la questione dei lavoratori della ditta Gial Plast al quale si affianca la neonata questione della ditta Colombo. Licenziamenti, dubbi e situazioni poco chiare ci portano a convocare anche la ditta Colombo per mettere, lunedì, su un unico tavolo la questione e sviscerare prima delle feste ogni singolo punto”.

“Capiremo quante e quali sono le responsabilità della ditta, la promessa è che non rimarremo fermi a guardare” conclude Minerva, “siamo pronti ad intraprendere qualsiasi atto legale nei confronti di chi non rispetta la legittimità delle procedure”. All'intervento del primo cittadino si aggiunge quello del consigliere Nazaro, presidente della commissione Ambiente:  "È veramente ignobile licenziare gli operatori tramite sms così come ha fatto la ditta Colombo. Ancora più inaccettabile è che un lavoratore debba pagare per sbagli del passato che non hanno alcun riscontro nel presente. È ingiusto, io sarò sempre dalla parte di chi lavora e lo fa onestamente. Lunedì non mancheranno le mie dimostrazioni a chi di dovere”.

Fasano: “Basta licenziamenti illegittimi, revoca dell’appalto”

Da parte dell’opposizione di palazzo Balsamo, i consiglieri Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi e Sandro Quintana, da mesi impegnati nelle denunce pubbliche sulle carenze contrattuali e del servizio, oggi alla luce delle novità sul fronte licenziamenti, hanno presentato un’ulteriore interrogazione urgente sull’appalto del servizio di nettezza urbana con la richiesta di risoluzione del contratto per grave inadempimento del gestore.

“Denunciamo ancora che malgrado i licenziamenti illegittimi del personale in servizio, l’amministrazione comunale, da marzo ad oggi, non ha mai decurtato il canone corrisposto al gestore della parte relativa al personale licenziato e così anche sembrerebbe che tale decurtazione non è stata effettuata nemmeno per le unità lavorative andate in pensione, il tutto con grave ed evidente danno erariale” lamentano i consiglieri, “è tempo che il sindaco Minerva si assuma le sue responsabilità e per questo chiediamo se il primo cittadino, fino ad ora estremamente tollerante a tutte queste reiterate e gravi omissioni ed abusi consumati dall’Ati gestore del servizio, non intende immediatamente procedere alla risoluzione del contratto per grave inadempimento del gestore disponendo al tempo stesso l’immediata reintegra di tutto il personale illegittimamente licenziato da marzo ad oggi, valutando al tempo stesso tempi e modi di una gestione provvisoria del servizio con altra ditta, ponendo così fine a questo intollerabile stillicidio di abusi ed inadempienze”.

Cobas: presidio anche la vigilia di Natale

Il sindacato Cobas già in questi giorni ha continuato a chiedere con decisione alla Gial Plast, titolare della raccolta di rifiuti nelle città di Fasano, Cisternino, Sannicandro Garganico, e in dieci comuni del Leccese, tra cui Gallipoli capofila  dell’Aro11, il ritiro del licenziamento effettuato nei confronti di 30 lavoratori in seguito ad una misura di interdittiva antimafia emanata dalla prefettura di Lecce nella primavera scorsa e poi sospesa anche dal tribunale.

Il sindacato, dopo un sit in di oggi in quel di Fasano, ha già annunciato le altre iniziative per i prossimi giorni con le manifestazioni di protesta del 23 dicembre a Gallipoli, in via Pavia, dalle 8,30 alle 13, durante la riunione della commissione Ambiente per la discussione sulla situazione del personale della ditta Gial Plast per comprendere la posizione datoriale circa il reintegro immediato di tutti i lavoratori.

Il giorno successivo, il 24 dicembre, la vigilia di Natale, si terrà un sit-in di protesta in via Lagrange a Taviano nei pressi della sede di Gial Plast, dalle 8,30 alle 14, per avere risposte certe per la sorte dei circa trenta lavoratori e le rispettive famiglie pugliesi licenziati dalla ditta.

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