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Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità Taviano

Negozi e botteghe in crisi, pressing del Comune: “Bisogna anticipare la riapertura”

Dopo la lettera ad Emiliano del sindaco Tanisi e dell’assessore Cornacchia l’amministrazione di Taviano rinnova la richiesta per la ripresa immediata dei piccoli esercizi commerciali

TAVIANO – Anticipare ad horas la riapertura nei piccolo negozi di vicinato e delle attività aòl dettaglio sempre nel rispetto delle misure di sicurezza e di contenimento della possibile diffusione del coronavirus. L’amministrazione comunale di Taviano, con il sindaco Giuseppe Tanisi e l’assessore alle Attività produttive, Paola Cornacchia, ha sollecitato in questi giorni il governo regionale ad accelerare nelle procedure di ripresa delle vendite nell’ambito dei piccoli esercizi commerciali rispetto alla fine della serrata imposta anche nel nuovo decreto nazionale sino al 18 maggio prossimo.

Il primo cittadino e l’assessore comunale hanno già sottoscritto e inviato, in tale direzione, una lettera formale, vergata il 30 aprile scorso, al presidente della Regione, Michele Emiliano, per chiedere di anticipare i tempi previsti dall’ultimo decreto. E’ innegabile infatti che, in questa fase di emergenza, turismo e ricorrenze siano i due appuntamenti persi da parte delle piccole attività che in tal modo si avvierebbero al tracollo e al rischio chiusura.

In premessa, come risulta nel corpo della lettera, viene stigmatizzato il fatto che "i settori dell'economia produttiva maggiormente colpiti dalla crisi legata all'emergenza sanitaria Covid-19 siano quelli della piccola e micro impresa, un universo di piccoli commercianti e artigiani che nel Mezzogiorno resistono come forza imprenditoriale e garanzia di sbocco occupazionale. Settore, quello del commercio, oltretutto alimentato e sostenuto da un indotto legato al turismo e alle ricorrenze, che gli assicura un esercizio ordinario durante il resto dell'anno”.

L'amministrazione comunale di Taviano, appellandosi anche ad un principio di differenziazione regionale dal momento che la Puglia non è stata interessata dal fenomeno pandemico come altre regioni del Nord Italia, rinnova oggi la richiesta al governo regionale di un anticipo di riapertura che consenta ai piccoli commercianti di non perdere anche l'appuntamento della Festa della Mamma del 10 maggio prossimo. Il tutto anche al fine di incentivare la speranza di una reversibilità delle condizioni di crisi, ma sempre nel rispetto scrupoloso e rigoroso delle norme igienico sanitarie e delle misure di prevenzione. “Non possiamo restare sordi al grido di aiuto di tanti nostri operatori commerciali e non salvaguardare questo settore che costituisce l'asse portante dell'economia produttiva del nostro territorio e del Meridione” spiega l’assessore Cornacchia, “il tutto sempre coniugando progresso economico e tutela della salute di tutti i nostri concittadini, che sono i due terreni del nostro maggiore impegno".

La lettera dell'amministrazione comunale di Taviano inoltre è rivolta anche a tutti gli assessorati alle attività produttive dei Comuni salentini affinché si uniscano a tale appello, facendosi attivi interpreti del malessere e del disagio di tutti i commercianti e del tessuto economico.

“Chiediamo alle istituzioni sovracomunali un segnale per la piccola impresa, al fine di consentire a tanti esercizi commerciali già duramente provati dalla crisi legata all'emergenza sanitaria Covid-19 di non perdere anche l'appuntamento della Festa della mamma del 10 maggio prossimo” invocano all’unisono il sindaco Tanisi e l’assessore al commercio, “per poter così ammortizzare le ingenti perdite di questi mesi, oltreché per incentivare la speranza di una reversibilità della attuale condizione. Abbiamo bisogno di uno sforzo comune per ripartire e far ripartire le tante piccole botteghe commerciali e artigianali che costituiscono l'asse portante dell'economia del nostro territorio, e pertanto massimo e costante resta in tal senso il nostro impegno”.

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