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Una lunga battaglia giudiziaria / Ugento

Nessuna concessione senza bando. Villa Eden sbatte ancora contro sentenza del Tar

I giudici della prima sezione hanno legittimato la decisione del Comune di Ugento di negare il rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione di un nuovo stabilimento non avendo indetto alcuna procedura di gara per quel tratto di costa

UGENTO - Un nuovo pronunciamento della giustizia amministrativa che conferma la legittimità del diniego espresso della amministrazioni comunali sul rilascio di nuove concessioni demaniali marittime in assenza, o in attesa di una procedura di gara pubblica.

La vicenda specifica, che richiama ormai la giurisprudenza sulla tematica, è quella che riguarda un nuovo ricorso presentato già da un paio d’anni dinnanzi al Tar dalla società Villa Eden srl che ha impugnato il rigetto da parte degli uffici competenti del Comune di Ugento della nuova istanza di concessione demaniale necessaria per la realizzazione di uno stabilimento balneare, da asservire alla struttura ricettiva che fa capo alla stessa società imprenditoriale.

I giudici della prima sezione del Tar di Lecce, presidente Antonio Pasca, hanno infatti ritenuto legittimo il diniego opposto dal Comune di Ugento al rilascio, in via diretta, di una nuova concessione demaniale marittima in attesa dell’espletamento di una gara pubblica.

Nel dettaglio la sentenza ha ribadito anche che “l’obbligo di indire apposita procedura di gara precludeva al Comune di Ugento di rilasciare la concessione demaniale occorrente ai fini della realizzazione dello specifico progetto presentato dalla ricorrente, essendo questo rivolto a soddisfare in via immediata un interesse pretensivo di tipo particolare che non è conciliabile con l’interesse pubblico alla indizione di una procedura concorsuale, essendo i relativi contenuti rimessi alle scelte discrezionali dell’amministrazione quanto a tipologia e modalità di utilizzo del demanio”.

La sentenza, pubblicata il 16 gennaio scorso, ha inoltre evidenziato che la decisione del Comune, rappresentato e difeso in giudizio dall’avvocato Roberto De Giuseppe, di attendere l’adozione definitiva del Piano comunale delle coste prima di assumere le decisioni ai fini della indizione della procedura concorsuale “risulta congrua e proporzionata rispetto alla tutela degli interessi pubblici di riferimento”.

Tra l’altro il giudice amministrativo ha sottolineato che assume dirimente rilevanza il fatto che l’articolo 5.3. del Piano regionale delle coste stabilisce che “la consistenza delle aree destinate a stabilimenti balneari non può complessivamente superare il limite massimo corrispondente al parametro di concedibilità del 40 per cento” e che, nel Piano comunale delle coste adottato, è stato accertato che “la percentuale di fronte mare attualmente occupato da stabilimenti rispetto al totale della costa utile è pari a quasi il 40 per cento”. Ne consegue che, allo stato, non vi siano spazi utili per l’attribuzione di nuove concessioni da destinare alla realizzazione di stabilimenti balneari. 

Una lunga vicenda quella della richiesta da parte della società imprenditoriale turistica che fin dal 2001 si è dovuta scontrare con il diniego sulle istanze di rilascio della concessione demaniale marittima per la realizzazione di uno stabilimento di pertinenza dell’omonimo albergo.

Nel febbraio del 2021 il responsabile del Settore Urbanistica, ambiente e Suap del Comune di Ugento, dopo il preventivo preavviso di diniego, aveva definitivamente rigettato la istanza di concessione riammessa in istruttoria (era stata respinta nel 2011 in quanto l’area oggetto di intervento era classificata dalla Regione, nell’adozione del Piano regionale delle coste, come area in erosione) in ottemperanza al giudizio d’appello del Consiglio di Stato del 2018 che riformulava la sentenza di primo grado del Tar.   

I giudici in quel frangente hanno disposto che “il Comune dovrà riesaminare la pratica e, attraverso una corretta e completa istruttoria, da un lato eseguire il monitoraggio della spiaggia per verificare se essa sia o no a rischio di erosione. Dall’altro verificare se la collocazione della struttura così come progettata sia in concreto compatibile con una accessorietà rispetto all’albergo, anche quanto alla fruibilità dei parcheggi esistenti presso quest’ultimo”.

Ma anche al termine del nuovo esame della richiesta è giunto il nuovo diniego dell’amministrazione comunale, tenuto conto delle osservazioni della società, che ha nuovamente respinto l’istanza di concessione demaniale motivando la scelta nella impossibilità di “rilasciare nuove concessioni demaniali marittime in assenza di procedura di evidenza pubblica”.

Motivazione che ha portato gli stessi giudici di Palazzo Spada ha respingere l’impugnazione per l’ottemperanza della sentenza favorevole del 2018 in quanto “non vi è stata elusione del giudicato nel caso in cui l’atto di diniego è stato motivato”.

Nel ricorso introduttivo presentato poi nuovamente dinnanzi al Tar la società  aveva impugnato il provvedimento di diniego del febbraio del 2021 e in corso di causa aveva altresì presentato un nuovo progetto ai fini del rilascio della concessione demaniale, sulla quale ancora una volta il Comune di Ugento aveva reiterato e motivato la sua decisione di diniego che ora è stata legittimata dalla sentenza dei giudici di primo grado.

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