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Niente sospensiva, resta in piedi la sentenza del Tar e la revoca della concessione del lido

Respinta la richiesta cautelare al Consiglio di Stato sul provvedimento dei giudici amministrativi che hanno legittimato la revoca in autotutela del Comune della concessione assegnata alla società Pelagos per realizzare uno stabilimento a Casalabate

CASALABATE (Trepuzzi) - Resta per ora in piedi il pronunciamento del Tar di Lecce che nel gennaio scorso, respingendo il ricorso della società Pelagos aveva legittimato l’operato del Comune di Trepuzzi  che aveva disposto la revoca, in autotutela, del procedimento di rilascio di una concessione per uno stabilimento balneare a Casalabate.

Anche i giudici della quinta sezione del Consiglio di Stato hanno confermato la decisione assunto dagli uffici comunali rigettando la richiesta di sospensiva dell’efficacia di quella sentenza del Tar che aveva confermato la determinazione del responsabile del Settore urbanistica e lavori Pubblici del Comune del 31 dicembre del 2018 basata sulle prescrizioni dell’adozione del nuovo piano coste comunale e dalla previsione per quel tratto di litorale interessato del mantenimento della spiaggia libera. A difesa della fruizione libera di quel tratto di litorale si era costituito anche un comitato civico che ha da subito chiesto di bloccare l’iter per il rilascio della concessione ora oggetto del contendere.   

La società, che già dal 2017 aveva fatto richiesta della concessione demaniale marittima e di un permesso di costruire per la realizzazione di uno stabilimento ottenuta dopo la comparazione e poi revocata, ha impugnato previa sospensiva la sentenza del Tar dinnanzi ai giudici del Consiglio di Stato che con una ordinanza delle scorse ore hanno rigettato l’istanza cautelare. Il comune si era costituito con l'avvocato Ernesto Antonio Leganza.

“La motivazione dell’ordinanza del Consiglio di Stato conferma, ancora una volta, che abbiamo agito con accuratezza e lascia ben sperare su un esito finale favorevole per il Comune anche nella fase del merito del giudizio d’appello” spiega il sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, “in modo da poter definitivamente stabilire che quella zona di demanio è destinata a spiaggia libera, così come questa amministrazione ha deciso di prevedere nel nuovo progetto in itinere del Piano comunale delle coste” 

L’amministrazione comunale ha ribadito che “la marina di Casalabate è, oramai, avviata a vivere una nuova stagione, caratterizzata da una prossima ed imminente realizzazione di importanti progetti di rigenerazione urbana, com’è quello recentemente finanziato per  due milioni e mezzo di euro, con il quale sarà realizzato il nuovo fronte-mare dove ora sorgono i due vecchi stabilimenti balneari in prossimità di piazza Lecce”.

L’obiettivo è dotare Casalabate di servizi per i residenti ed i turisti, capaci di valorizzare e salvaguardare l’ambiente ed il patrimonio naturalistico della marina. “Ricordo a tutti che siamo stati noi a mettere in campo tutte le risorse necessarie per realizzare il primo intervento di demolizione di un immobile abbandonato sul litorale” aggiunge il primo cittadino, “gli interventi di demolizione che seguiranno hanno l’obiettivo di rendere fruibile ed attrattiva la marina favorendo investimenti mirati per consentire il salto di qualità da località turistica periferica a località a vocazione turistica”.

Tornando al pronunciamento in sede cautelare l’avvocato Ernesto Leganza riferisce che “i giudici di Palazzo Spada hanno stabilito non solo che la società ricorrente non subisce alcun pregiudizio o danno dalla sentenza appellata, ma hanno principalmente avuto modo di sottolineare che la revoca è legittima, perché è stata motivata correttamente laddove è stato posto in risalto che vi è difformità tra le aree realmente da destinare a parcheggio, che la società richiedente ha affermato di avere nella propria disponibilità, rispetto alle aree che, invece, erano state indicate nel progetto di realizzazione dello stabilimento balneare”.

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