Rsa di Soleto, la domenica non ferma la protesta. “Ignorati da sette mesi”
Si sono presentati nuovamente davanti all’ingresso della struttura “La Fontanella” per richiamare l’attenzione delle istituzioni. Da venerdì scorso l’immobile è vuoto: trasferito anche l’ultimo dei 13 ospiti rimasti
SOLETO – “Sono passati sette mesi e noi ancora qui, senza alcun tipo di feed-back”. I lavoratori della Rsa “La Fontanella” di Soleto non hanno rinunciato al proprio sit-in di protesta neppure oggi, domenica, giornata di Ognissanti. Quello dei 70 dipendenti della Residenza socio assistenziale - finita sulle pagine delle cronache locali perché focolaio di contagi all’inizio della pandemia e poi perché commissariata - è ormai divenuto un presidio permanente. "Non ce ne andremo fino a quando non otterremo risposte chiare", hanno dichiarato.
Una delegazione composta da infermieri, operatorio socio sanitari, addetti alle pulizie e al servizio mensa si è presentata anche questa mattina all’ingresso dell’immobile del comune grico. Striscioni e slogan per richiamare l’attenzione su una vicenda non ancora definita. Nella giornata di venerdì scorso anche l’ultimo dei 13 ospiti della struttura è stato trasferito.
Il video: il presidio di questa mattina
Ignote le sorti della Rsa, altrettanto sconosciute le sorti dei suoi dipendenti. “Attendiamo risposte da sette mesi, siamo lasciati da soli”, hanno urlato in coro durante il sit-in. Almeno il quarto della settimana. Affiancati dai Cobas, confidano nei prossimi giorni in chiarimenti da parte della Regione Puglia, alla luce del tavolo Sepac, quello che si riunisce d’urgenza per gestire gli stati di crisi aziendali.