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Nuove zone rosse, fuga di notizie. Obbligo di quarantena per chi rientra in Puglia

Il presidente della Regione ha chiesto di fermarsi a chi sta rientrando da Lombardia e altre quattordici province. La diffusione delle bozze del decreto del governo ha scatenato un assalto ai mezzi di trasporto

LECCE - Obbligo di quarantena per due settimane e comunicazione al medico di famiglia del rientro in Puglia per cercare di arginare le conseguenze, potenzialmente disastrose per la tenuta del sistema sanitario territoriale, della diffusione del nuovo coronavirus.

Lo prescrive un'ordinanza del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, firmata nottetempo dopo che la scellerata fuga di notizie relativa alle bozze dell'ultimo decreto, che istituisce la zona rossa per tutta la Lombardia e per undici province, ha scatenato da parte soprattutto di studenti universitari, ma non solo, una corsa a ogni mezzo di trasporto nel tentativo di raggiungere le città di origine prima del via libera definitivo al provvedimento.

Emiliano si è rivolto a questa vasta platea di cittadini con un accorato appell: "Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo. State portando nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata. Non ho purtroppo il potere di bloccarvi, ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi. Questo esodo non aiuta voi e fa solo male, tanto male a chi in Puglia vi aspetta e vi ama".

Il governatore si è poi rivolto ai pugliesi residenti, precisando di non aver alcun potere per bloccare i viaggi né per blindare i confini della Puglia, essendo queste misure eccezionali che sono solo ed esclusivamente nella potestà del governo. Le province che sono citate nella bozza, oltre alla Regione Lombardia, sono quelle di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli. Il mancato rispetto dell'ordinanza comporta la violazione dell'articolo 650 del codice penale - inosservanza dei provvedimenti dell'autorità - salvo che il fatto non costituisca più grave reato.

Leggi e scarica l'ORDINANZA

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