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Occhi elettronici per decine di Comuni salentini a tutela dell'ambiente

Oltre alla dotazione di fototrappole per la Provincia di Lecce, ci sono 45 enti locali che sono stati ammessi alla graduatoria: a Lecce, Melendugno 15; a Gallipoli, Galatina e Porto Cesareo 10

LECCE - Se quella alla Provincia di Lecce è la fornitura più grossa di fototrappole, sono in realtà 45 le amministrazioni comunali del Salento che sono state ammesse nella graduatoria dell’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti.

L’agenzia aveva posto, naturalmente, dei criteri in base alla popolazione e all’estensione per la ripartizione delle 1.007 fototrappole. Sono state 135 le richieste complessivamente inviate dai Comuni pugliesi, quattro quelle non ammesse.

Di seguito l’elenco: Aradeo 3; Bagnolo del Salento 4; Campi Salentina 4; Caprarica di Lecce 4; Carpignano Salentino 5; Castrignano de’ Greci 4; Castrignano del Capo 6; Castro 4; Cavallino 5; Corigliano 5; Corsano 4; Cutrofiano 7; Diso 4; Galatina 10; Galatone 4; Gallipoli 10; Guagnano 5; Lecce 15; Martano 5; Melendugno 15; Melissano 4; Monteroni di Lecce 5; Montesano Salentino 4; Morciano di Leuca 3; Neviano 4; Parabita 4; Patù 4; Poggiardo 5; Porto Cesareo 10; Salice Salentino 5; Salve 7; San Cassiano 4; San Donato di Lecce 4; San Pietro in Lama 4; Sanarica 4; Santa Cesarea Terme 7; Sogliano Cavour 4; Soleto 4; Supersano 4; Taviano 3; Trepuzzi 4; Tricase 8; Tuglie 4; Veglie 4; Zollino 3.  

Considerando quelle assegnato alla Provincia di Lecce, 50, si tratta di circa 300 telecamere che, se effettivamente gestite con efficienza, potrebbero rappresentare un deterrente per arginare il fenomeno degli abbandoni di rifiuti oltre che un indiscutibile mezzo probatorio in caso di violazioni. 

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