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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dietro le quinte: la cura dei dettagli per aiutare il Lecce a crescere su basi solide

Il club giallorosso ha organizzato un open day presso l'Acaya Golf Resort & Spa per consentire agli operatori dell'informazione di toccare con mano il lavoro quotidiano e gli sforzi in corso per dare un orizzonte ampio al progetto tecnico

ACAYA (Vernole) - La qualità tecnica, la condizione atletica, anche la fortuna sono i fattori che, singolarmente o in combinazione,  possono decidere un match, ma nel lungo periodo il raccolto viene solo se ci sono le condizioni strutturali per farlo maturare. 

Dietro le quinte di un club professionistico c'è un lavoro specifico e paziente, dall'aspetto nutrizionale a quello delle cure sanitarie. L'attenzione per i dettagli e la competenza nelle varie discipline che si intrecciano su un campo di calcio possono fare la differenza. L'obiettivo che l'Us Lecce si è data è quello di raggiungere uno standard ottimale nel minor tempo possibile, pur facendo i conti con un budget molto prudente.

Per dar conto degli sforzi in atto la società ha organizzato un open day con gli operatori dell'informazione, consentendo di assistere a buona parte dell'allenamento, di entrare negli spogliatoi e nelle palestre attrezzate, di toccare con mano quello che quotidianamente si fa per tenere alto il nome del club e, di conseguenza, del territorio. L'Acaya Golf Resort & Spa - proprietà straniera, gestione italiana - è il quartier generale del Lecce dove, nella bella stagione, le attività della squadra coesistono serenamente con quelle, a pieno regime, della struttura ricettiva dotata di piscina, campo da golf, una Spa.

Nel giro di un anno sono stati fatti dei progressi: la palestra ha attrezzature di ultima generazione (acquistate dal Lecce) e, non lontano dal manto erboso dove i ragazzi di Baroni si allenano ne è stato realizzato un altro, grande grosso modo un quarto del primo, dove si possono provare, per esempio, movimenti su calcio piazzato - offensivi e difensivi - e schemi specifici.

Il presidente Saverio Sticchi Damiani e il team manager, Claudio Vino, sono state le guide di questa mattinata particolare alla quale non sono voluti mancare gli altri soci del club (De Picciotto non era in sede), Silvia e Dario Carofalo, Corrado Liguori, Alessandro Adamo oltre al responsabile dell'area tecnica, Pantaleo Corvino e al direttore sportivo Stefano Trinchera. "Sono felice che questa giornata, che avevamo programmato da tempo, sia arrivata dopo la vittoria a Crotone contro una squadra retrocessa dalla serie A  - ha detto il presidente - e sono orgoglioso di aver visto in campo dal primo minuto tre giocatori nati nel 2000 (Gallo, Helgason, Gendrey): è il segno di quello che stiamo cercando di fare". 

Una ordinaria giornata giallorossa

L'occasione è stata propizia anche per dare il meritato risalto alla "classe operaia" che ogni giorno collabora con lo staff tecnico (c'è poi quello organizzativo e legale che opera nella sede di via Costadura), a partire da quello medico guidato dal dottore Giuseppe Congedo e composto da Graziano Fiorita (fisioterapista e osteopata), Francesco Soda (fisioterapista), Marco Camassa (fisioterapista), Stefano Carrisi (osteopata), Luigi Sturdà (nutrizionista), Anna Chiara Schido (podologa), fino a Giovanni Fasano, (kit manager e responsabile produzione M1908) Daniele Della Giorgia e Rino Quarta (magazzinieri). 

Il direttore Corvino ha annunciato che il prossimo open day sarà organizzato per conoscere da vicino il settore giovanile che sta tornando a essere, ha sottolineato, il modello che era molti anni addietro e che, sotto la sua gestione, ha portato al Lecce titoli nazionali e un patrimonio tecnico per la prima squadra.

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