Opportunità e servizi ai detenuti: inaugurata nuova aula per studi universitari
Prosegue il percorso di reinserimento sociale e godimento del diritto allo studio promosso dall’Università del Salento e dalla direzione della casa circondariale di Borgo San Nicola. Circa 20 gli iscritti ai corsi di laurea
LECCE - E’ stata inaugurata questa mattina nella casa circondariale di Borgo San Nicola a Lecce un’aula attrezzata con arredi e supporti tecnologici e destinata a supportare le attività di studio dei detenuti e che sono iscritti a un corso di laurea dell’Università del Salento.
Si tratta della prima iniziativa di questo genere che trova attuazione in Puglia, su input del rettore Fabio Pollice, della direttrice del carcere, Mariateresa Susca, e della professoressa Marta Vignola, delegata del rettore per il Polo penitenziario universitario.
La nuova sala è dotata di postazioni cablate, pc, tavoli per riunioni seminariali e una smart tv, ed è stata allestita con pannellature personalizzate che hanno anche lo scopo di abbattere il riverbero acustico.
L’aula studio inaugurata questa mattina rappresenta un’altra tappa nel percorso per un pieno ed effettivo godimento del diritto allo studio degli studenti detenuti: sono circa 20 all’Università del Salento, iscritti a corsi di laurea nei settori dei beni culturali, di comunicazione, sociologia, pedagogia, giurisprudenza, lingue, viticultura ed enologia e scienze motorie. Diversi coloro che hanno già conseguito la laurea triennale, in alcuni casi anche con il massimo dei voti.
“Un’inaugurazione importante, emozionante, che restituisce il ruolo fondamentale dell’Università”, sottolinea il rettore Fabio Pollice, “ai detenuti viene offerta la possibilità di un percorso che ne favorisca il reinserimento sociale e occupazionale: qualcosa di estremamente significativo, dunque, per la comunità accademica e per la comunità territoriale”.
All’inaugurazione erano presenti tra gli altri anche la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà, Pietro Rossi, il garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale, Maria Mancarella.
E ancora il provveditore per Puglia e Basilicata dell’amministrazione penitenziaria, Giuseppe Martone, la dottoressa Maria Cristina Rizzo per la procura di Lecce, la responsabile regionale dell’Associazione Antigone, Mariapia Scarciglia, la dottoressa Silvia Cazzato che, sulla base di uno specifico incarico, segue per l’Università il percorso accademico di questi studenti. Presente anche una rappresentanza delle volontarie che operano in carcere nel ruolo di tutor alla didattica e una rappresentanza degli studenti di UniSalento ospiti della casa circondariale.
“Lo studio universitario all’interno degli istituti penitenziari rappresenta una sfida per le istituzioni”, dice la direttrice del casa circondariale di Borgo San Nicola, Mariateresa Susca, “e un’opportunità per i detenuti, che possono così impiegare il tempo in modo proficuo, vivere la detenzione in modo attivo e più responsabile. Hanno la possibilità di riflettere sulla propria condizione e di investire su se stessi, preparandosi per quello che accadrà alla fine del periodo di detenzione con maggiore consapevolezza e con un titolo spendibile”.
“Inauguriamo questa sala studio dopo un lungo percorso istituzionale, amministrativo e politico”, spiega la professoressa Marta Vignola, delegata del Rettore per il Polo penitenziario universitario, “l’Università entra finalmente in un’intera comunità, e lo fa con l’universalità che è caratteristica della nostra istituzione. Questo sarà un contenuto e un contenitore, non soltanto uno spazio per i nostri iscritti detenuti, ma per tutta la popolazione carceraria. Uno spazio di formazione, di interazione e di scambio tra dentro e fuori”.