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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Otranto spinge il nuovo progetto di adeguamento del porto e dei pontili

Conferenza dei servizi sul progetto complessivo di qualificazione per traghetti, aliscafi e crociere. Mano tesa per i nuovi pontili per i quali il tribunale del Riesame ha confermato il dissequestro. Cariddi: “Dopo l’estate si smonta, poi nuovo progetto. Basta liti”

OTRANTO - Nuovi orizzonti in via di definizione per l’area portuale di Otranto che grazie alla programmazione Interreg sull’asse Grecia-Italia punta ad una nuova riqualificazione e a dirimere anche la controversa questione dei pontili galleggianti per le imbarcazioni da diporto ritornati nella piena fruibilità comunale dopo il dissequestro giudiziario confermato anche dal tribunale del Riesame in queste ore. Come da programma si è svolta questa mattina, nella sala triangolare del castello idruntino, la conferenza dei servizi inerente il progetto “Ai Smart” che prevede proprio una qualificazione e adeguamento del porto di Otranto per il trasporto marittimo transfrontaliero e anche delle rotte crocieristiche. Il nuovo progetto prevede anche una nuova configurazione dei pontili galleggianti del Comune destinati al diportismo e oggetto delle recenti contese per il loro smontaggio nel periodo invernale.

Il confronto tecnico istituzionale ha portato in dote gli interventi e pareri dei i vari enti chiamati ad esprimersi (dalla Regione Puglia, alla Provincia di Lecce, capitaneria di porto di Gallipoli e ufficio circondariale marittimo di Otranto, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane e la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio) che hanno espresso le loro valutazioni, alcune favorevoli e altri interlocutore, richiedendo chiarimenti e integrazioni sulla progettualità complessiva con l’impegno di risorse pubbliche per oltre un milione e mezzo di euro. Per il Comune il sindaco Pierpaolo Cariddi, visti i trascorsi della vicenda che ormai va avanti da molto tempo e che contrappone l’amministrazione comunale alla posizione della soprintendenza, è intervenuto per rappresentare le variazioni apportate al progetto al fine di renderlo compatibile con la tutela dei beni paesaggistici e monumentali del contesto, proponendo un confronto costruttivo per arrivare a una soluzione condivisa.

“Non c'è dubbio che questa amministrazione ha la volontà di arrivare a una soluzione che, anche se ci farà perdere dei posti barca, possa mettere fine a questa annosa questione che ci ha visti contrapposti alla Soprintendenza che, giustamente, ha il compito di tutelare i monumenti e si muove in tal senso, così come noi vogliamo attrezzare la città di servizi turistici adeguati senza intaccare il nostro patrimonio” ha spiegato il sindaco Cariddi a margine dell’incontro, “i nostri tentativi di riavere la disponibilità dei pontili avevano come obiettivo quello di poter garantire ormeggi sicuri e funzionali per questa stagione, fino a fine settembre. Ed è sempre di oggi la notizia che il tribunale del Riesame ha confermato il dissequestro dei pontili del Comune, difeso dall’avvocato Francesco Vergine, rigettando l’appello presentato dal pm e confermando la piena leicità dell’installazione. Nel mese di ottobre, finita la stagione, avvieremo lo smontaggio dell'attuale porto per abbandonare questa configurazione definitivamente” chiarisce il primo cittadino, “le battaglie giuridiche le abbiamo portate avanti per tutelare una infrastruttura strategica per il nostro territorio in grado di generare numerosi posti di lavoro diretti e indiretti, soprattutto in questo periodo di emergenza Covid-19”.

A porto vuoto, come ha spiegato sempre il sindaco, il Comune e l’autorità marittima potranno procedere con i lavori di dragaggio. Fatta questa operazione, tra novembre e dicembre, si passerà poi alla gara d'appalto per il nuovo progetto e iniziare i lavori per avere il nuovo porto nell’estate del prossimo anno. “Chiediamo la collaborazione di tutti” conclude Cariddi, “siamo sempre stati attenti a valorizzare i monumenti e a tutelarli. Mettiamo da parte i vecchi dissapori e garantiamo al territorio un servizio di cui ha bisogno e i posti di lavoro che ruotano attorno ad esso”.

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