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Panico, fake news e assalto al 118: l'emergenza attuale non è sanitaria

Vertice in prefettura: Asl rassicura sulla situazione e sulla capacità di rispondere a scenari di emergenza. La raccomandazione: per informazioni sul Covid-19 contattare solo il medico di base o il numero verde 1500

LECCE – Dal punto di vista sanitario la situazione nel Salento, e più generale in Puglia, è per il momento sotto controllo. Asl Lecce sta studiando tutti gli scenari per reagire tempestivamente nel caso dovesse verificarsi il temuto “caso 1” di manifestazione del Covid-19.

È durata circa due ore la seduta del Comitato per l'ordine e la sicurezza, convocato dal prefetto, Maria Teresa Cucinotta, per definire una sorta di coordinamento istituzionale che possa gestire, a livello territoriale, la complessa questione legata al nuovo ceppo di coronavirus, con tutti i problemi legati agli “effetti collaterali” che già si stanno dispiegando: l’assalto telefonico al 118, ai centralini degli enti locali e ai numeri tradizionali di emergenza.

La raccomandazione è chiara: le linee telefoniche devono invece rimanere operative per le emergenze e le urgenze, per salvare vite umane. Le informazioni per la vicenda Covid-19, lo si ricorda ancora una volta, possono essere acquisite dal numero verde nazionale 1500 e dal medico di base che per prima cosa effettua un triage telefonico per poi, eventualmente, seguire le procedure previste.

I cittadini segnalano il rientro di studenti dal Nord

Con il passare delle ore aumentano le situazioni al limite del paradosso, il panico sembra dietro l'angolo: molte telefonate ricevute "denunciano", per esempio, il ritorno, in questo o quel paese, di studenti residenti nel Nord. Ci sono anche le prime segnalazioni riguardo l’allontanamento imposto a dipendenti che sono stati nei giorni scorsi nelle regioni dove si concentrano le zone focolaio.

E, dunque, se già il nodo principale, quello sanitario, non fosse abbastanza delicato, c’è da gestire anche quello legato a una paura che rischia ogni giorno che passa di diventare una psicosi. Ecco perché uno degli obiettivi fissati al tavolo è stato quello di mettere in piedi un sistema di comunicazione efficace e tempestivo che possa dare indicazioni chiare alla cittadinanza e, al contempo, arginare la distorsione delle informazioni che sfocia nella diffusione di vere e proprie false notizie. I social sono oramai una giungla, dove in molti ritengono di poter dire qualsiasi cosa impunemente non sapendo che, invece, si rischia una denuncia per procurato allarme.

Asl rassicura: pronti a reagire

All’incontro hanno partecipato anche il direttore generale della Asl, Rodolfo Rollo, il direttore del servizio di Igiene e Sanità Pubblica, Alberto Fedele, i cui interventi sono stati sostanzialmente legati alle disposizioni varate dal governo regionale (e di cui si riferisce a parte) e alle rassicurazioni sul lavoro ininterrotto che l'azienda sanitaria sta sostenendo, anche per prepararsi a una situazione di emergenza; si studiano i protocolli operativi, si valutano le strutture che possono rivelarsi utili.

Si agirà di concerto con la Regione e con le autorità superiori, perché – è stato sottolineato – il rispetto della catena gerarchica è fondamentale. Si tratta, del resto, di una emergenza nazionale, in perenne divenire. Si vogliono evitare “ordinanza creative” e nel Consiglio dei Ministri in programma domani dovrebbero essere varate misure più precise per stabilire se possa esistere un ambito di discrezionalità a livello territoriale.

L’orientamento emerso, sostenuto dal parere delle autorità sanitarie, è quello di fare in modo che la vita quotidiana sia il più possibile normale, ferma restando l’opportunità di valutare il rinvio di manifestazioni di ambito locale e di iniziative che non siano necessarie. Per adesso, quindi, in Puglia non è prevista la chiusura delle scuole e delle università. Ci sono, del resto, segnali incoraggianti: l’epidemia di influenza stagionale sta seguendo la sua solita curva e i casi sono già in sensibile diminuzione.

Per quanto la partita di campionato tra Lecce e Atalanta non dovrebbero esserci ripercussioni: in ogni caso ci si atterrà alle determinazioni della Lega e della Figc che ha chiesto e ottenuto dal governo la possibilità di far disputare a porte chiuse, al fine di garantire la regolarità delle competizioni sportive, le gare nelle zone più direttamente colpite. Attenzione è stata anche riservata al tema degli sbarchi dei migranti sulle coste salentine: il riferimento è il protocollo operativo in ambito nazionale.

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