Muore al Dea di Lecce durante il ricovero, 72enne non si era ancora vaccinato
L'annuncio del decesso di un imprenditore in pensione dal sindaco di Parabita. Aveva contratto il virus a novembre, in forma molto aggressiva, durante una cena con diversi amici
PARABITA – Un imprenditore in pensione di Parabita, di 72 anni, è deceduto nelle scorse ore al Dea di Lecce, dov’era ricoverato a causa del Covid-19. Aveva contratto l’infezione in forma particolarmente aggressiva. E il virus non gli ha lasciato scampo. “Leonardo non ce l’ha fatta ad avere la meglio sul Covid-19”, ha scritto il sindaco di Parabita, Stefano Prete, sulla sua pagina Facebook, rendendo pubblica la tragedia che ha colpito una famiglia della sua comunità, dopo aver appreso del decesso.
“Purtroppo – ha aggiunto il primo cittadino -, le sue condizioni si sono presentate gravi sin dal primo momento. Questa notizia ci rattrista profondamente e ci porta con il cuore vicino ai suoi famigliari. Ricordiamo sempre che, contro questa brutta pandemia – ha concluso Prete -, le uniche armi a nostra disposizione per vivere una vita normale sono la forza protettiva del vaccino ed il rispetto delle misure anti Covid-19”.
Il vaccino non è qui citato casualmente. L’uomo, in passato titolare di un piccolo calzaturificio e molto conosciuto nella sua comunità, effettivamente non si era sottoposto alla protezione. Un appuntamento rimandato nel tempo, però, a quanto sembra, non per contrarietà in sé al siero. Nella sua famiglia (moglie e tre figli) tutti si sono sottoposti al vaccino e solo uno di loro risulta al momento positivo, ma in quarantena fiduciaria, nella propria abitazione. Di fatto, asintomatico.
Il Covid-19, in questo caso, non ha colpito solo il povero 72enne. Si presume che il contagio sia avvenuto nel corso di una cena, svoltasi a novembre, tanto che altri tre suoi conoscenti che vi avevano partecipato, anche loro non vaccinati, risultano positivi. A Parabita, ha spiegato ancora il sindaco, nella conclusione del suo post, “gli attuali positivi sono 22 e interessano in tutto nove famiglie. Gli stessi hanno sintomi non gravi e, in alcuni casi, sintomi inesistenti”.
Nota: nel bollettino epidemiologico regionale odierno non risultano decessi, perché, come sempre, saranno registrati in un secondo momento.