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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Parco eolico marino, Odra Energia apre al dialogo: “Subito confronto su progetto reale”

Dopo la levata di scudi e le perplessità degli ambientalisti su distanze e impatto visivo dell’impianto offshore previsto lungo la dorsale adriatica, le società proponenti rilanciano il confronto preliminare con il territorio. Già stabilito incontro con l’amministrazione di Castro

CASTRO - Una levata di scudi preventiva delle amministrazioni locali e delle associazioni territoriali all’indomani dell’annuncio dell’avvio dell’iter per la realizzazione del nuovo parco marino offshore, per la produzione di energia rinnovabile, al largo delle coste di Castro e Otranto.

Ma subito arriva la mano tesa da parte delle società proponenti, Falck Renewables e BlueFloat Energy, che stanno per depositare la documentazione necessaria all’avvio dell’istanza autorizzativa, per conto della società Odra Energia. E che rinnovano “la massima disponibilità al dialogo con le amministrazioni e le comunità locali”, basta che il confronto venga  basatio “sui reali contenuti della proposta progettuale”.

La replica giunge delle società proponenti giunge all’indomani anche delle perplessità manifestate, non solo dall’amministrazione comunale di Castro (con la quale si è comunque già intavolato un prima fase di confronto con la giunta e il consiglio comunale), ma anche dal circolo territoriale di Legambiente del Capo di Leuca in merito alle distanze e all’impatto visivo delle megapale del parco marino galleggiante.

“Contribuendo al dibattito che si sta sviluppando sul territorio negli ultimi giorni rispetto al parco eolico marino Odra Energia” evidenziano i referenti del progetto, “le aziende proponenti, unite in società per svilupparlo, Falck Renewables e BlueFloat Energy, rinnovano la disponibilità a ogni confronto con le istituzioni e le comunità locali, già comunicata prima dell’avvio autorizzativo. Un progetto così importante per la transizione energetica si deve realizzare in armonia con le traiettorie di sviluppo del territorio”.

Ma il punto di partenza secondo le aziende deve essere “forzatamente” la conoscenza approfondita della proposta progettuale, che nessuno, meglio degli stessi proponenti, può ovviamente assicurare al dibattito.

“Dopo accurati studi preliminari, infatti” spiegano dalla società Odra Energia, “ogni elemento distintivo e ogni impatto reale del parco eolico marino è stato approfondito e da questa conoscenza è necessario avviare il confronto, perché esso sia fondato e costruttivo. Questo vale anche per l’impatto visivo del parco che, dalle analisi effettuate e considerando fattori naturali, quali la distanza dalla costa e la curvatura terrestre, sarà molto basso, con un’altezza percepita delle pale dalla costa pari a 1,5-2 centimetri, e una distanza tra di esse molto elevata, che ne ridurrà ulteriormente la visibilità”.

La logica di apertura al confronto, basata su informazioni chiare e corrette anche verso la comunità, ha portato le aziende in questione ha riscontrare, prontamente, la richiesta inviata dal vice sindaco e assessore al Turismo del Comune di Castro, Alberto Capraro, che insiste tra l’altro sulla necessità della costituzione dell'Area marina protetta Otranto-Castro-Leuca.

Ci sarà quindi, come richiesto, un incontro preliminare tra la società del parco eolico marino e la giunta del sindaco Luigi Fersini, inteso come primo passo di un percorso esteso all’intera amministrazione e alla cittadinanza.

Le società proponenti ribadiscono l’impegno a mettere a disposizione tutto il tempo, le persone e le risorse necessarie per realizzare compiutamente questo percorso di confronto insieme alle amministrazioni locali, anche partecipando ad audizioni nei consigli comunali, incontri in assemblee pubbliche, e a ogni altra modalità che i territori vorranno suggerire per il migliore avvio del confronto.

Il parco eolico marino Odra Energia sta quindi per affrontare la consultazione preliminare che, pur non essendo obbligatoria, è stata percorsa per volontà delle stesse società con l’obiettivo di finalizzare al meglio i contenuti dello studio d’impatto ambientale necessario per la procedura di Via. “Nello studio preliminare” precisano ancora da Odra Energia, “saranno dettagliati gli sforzi compiuti per assicurare al progetto massima qualità, in termini di innovazione tecnologica, sicurezza, efficienza e rispetto dell’ambiente e distanza dalla costa”. 

I proponenti si dicono pronti “a restare quindi a completa disposizione del territorio”, cui è dedicato il sito internet di racconto del progetto che sarà messo online nelle prossime settimane. La volontà è quella di affiancare al confronto “reale” anche un confronto digitale, che parimenti parta da informazioni corrette sulla proposta progettuale. Anche in quel luogo, le società assicurano sarà possibile una comunicazione bidirezionale.

Il nuovo progetto

Il prossimo imminente step, annunciato con la presentazione del progetto dei giorni scorso, sarà quello del deposito della documentazione funzionale all’avvio dell’istanza autorizzativa per conto della società Odra Energia. Per quest’ultima si tratta di una prima fase interlocutoria con la comunità locale e i suoi amministratori, in vista di uno studio e della  richiesta successiva della procedura per la Valutazione di impatto ambientale.

La società depositerà poi la richiesta di concessione demaniale marittima presso il ministero delle Infrastrutture e all’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale.

A regime si parla di oltre novanta torri eoliche, da 12 megawatt ciascuna. La capacità massima installata prevista per questo progetto è pari a circa 1,3 gigawatt. La produzione annuale stimata è pari a circa 4 terawattora, che equivalente al consumo di oltre un milione di utenze domestiche italiane e alla mancata emissione in atmosfera di oltre due milioni di tonnellate di anidride carbonica. Questa tecnologia consente il posizionamento delle pale in acque più profonde, come quelle del Mar Mediterraneo, nonché la realizzazione degli impianti senza l'impiego di fondazioni fisse e più al largo rispetto ai parchi eolici marini tradizionali.

Durante la fase di fabbricazione, assemblaggio e costruzione del parco si stima la creazione di 1.500 posti di lavoro diretti, numero che potrebbe crescere fino a circa 4mila nei periodi di massima necessità. Dopo l'entrata in esercizio del parco, si stimano oltre 150 posti stabili per attività di manutenzione, di cui circa l'80 per cento da risorse locali.

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