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Alla partenza del primo Frecciarossa per Torino anche giovani aspiranti macchinisti

Alle 12.06 si è mosso il primo treno ad alta velocità: il risparmio di tempo sull'intera tratta è di un'ora. E sulla banchina, oltre a viaggiatori e parenti, un gruppo di ragazzi appassionati e con le idee chiare

LECCE – Con circa 50 passeggeri a bordo è partito alle 12.06 il primo Frecciarossa per Torino dove l’arrivo è previsto per le 21.40,  alla stazione di Porta Nuova. Alle 18.52, invece, è in programma la fine della corsa nel capoluogo salentino del treno “gemello”, che si è mosso da quello piemontese alle 9.20. I biglietti sono stati messi in vendita dal 24 novembre, la coppia di convogli farà tutti i giorni su e giù per lo Stivale.

Rispetto ai collegamenti disponibili fino a ieri, il vantaggio in termini di tempo è di un’ora. Undici carrozze oltre alla vettura di testa, di cui cinque standard, quattro business, una premium e un’altra executive. Il treno per eccellenza corre dunque anche sui binari di Lecce, sebbene la velocità di punta (300 chilometri all’ora) sia raggiungibile solo da Bologna in su. È un primo passo, l’adeguamento delle infrastrutture in corso sulla dorsale adriatica dovrebbe consentire un ulteriore miglioramento sui tempi di percorrenza.

A godersi questo giorno particolare alla stazione di Lecce c’era anche un gruppetto di giovanissimi appassionati di treni: tra loro Giovanni e Mattia, rispettivamente primo anno di università e ultimo di scuola superiore, che hanno già bene in testa il loro obiettivo, diventare macchinisti. Conoscono le specifiche tecniche, si addentrano nei regolamenti, studiano per farsi trovare pronti. Sono loro a spiegare che la stazione di Milano Centrale non è prevista (lo sono Milano Rogoredo e Porta Garibaldi) per non aumentare i tempi. Il più grande, che frequenta a Bari la facoltà di Informatica, è reduce da un corso di formazione finanziato dalla Regione Liguria e conosce per esperienza diretta anche tutti i problemi che affliggono i pendolari. Anche per loro, comunque, c’è una buona notizia: sono operativi i regionali veloci che impiegano 1 ora e 41 minuti per collegare Lecce e Bari.

Che non sia la velocità a risolvere tutti i problemi del trasporto ferroviario, è chiaro da subito: nel conciliabolo con i promettenti ragazzi, si introduce anche un uomo di mezza età, in stazione per aspettare l’arrivo della figlia da Roma. Ricorda la carenza di ascensori per arrivare alla banchine e ringrazia ancora i due poliziotti che un paio di settimane addietro lo hanno aiutato a trasportare una persona non in grado di arrivare autonomamente al quarto binario.

Il nodo degli ascensori sarà sciolto col ribaltamento della stazione ferroviaria ma ci vorrà del tempo: intanto, Rete Ferroviaria Italiana invita tutti coloro che ne hanno la necessità a contattare il numero verde gratuito 800 90 60 60, raggiungibile da telefono fisso, e il numero  nazionale  a tariffazione ordinaria 02.32.32.32  raggiungibile da telefono fisso e mobile. L’assistenza è gratuita.

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