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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Appello urgente anche alla Regione / Gallipoli

Pescatori “affondati” dal caro gasolio. Minerva scrive al ministro

Prosegue lo stato di agitazione delle marinerie compresa quella gallipolina dopo il blocco della scorsa settimana. Prezzo dei carburanti schizzato a 1,30 al litro. “Siamo stremati, le Istituzioni ci aiutino”. Lettera a Pautanelli e per sabato convocata commissione pesca

GALLIPOLI - Il caro carburante che lascia a terra i pescatori e mette in ginocchio l’intero comparto anche nel Salento alimenta ancora lo stato di malessere e di agitazione del settore ittico.

La gran parte dei soci delle cooperative e dei pescatori, già all’inizio della scorsa settimana, ha deciso di fermarsi per protestare non solo per i rincari energetici, ma anche per evidenziare una serie di problematiche legate alla riduzione delle giornate lavorative e alle ulteriori spese che gravano sulla categoria, alla mancata applicazione degli sgravi fiscali e alle leggi comunitarie poco adeguate alle esigenze del comparto.

Comparto della pesca in stato di agitazione anche a Gallipoli dove sulla banchina del porto mercantile, dove sono ormeggiati gran parte dei pescherecci della flotta locale, per alcuni giorni si è registrato il blocco delle uscite. E a ridosso del molo e delle imbarcazioni sono comparsi anche striscioni e messaggi di protesta e appelli indirizzati alle istituzioni locali e nazionali per un intervento a sostegno degli operatori ittici.

La crisi internazionale ucraina ha prodotto degli effetti negativi anche per le marinerie, impossibilitate a uscire in mare per il prezzo del carburante che ha raggiunto i massimi storici. Schizzato fino ad 1 euro e 30 al litro, rispetto agli 80 centesimi di qualche settimana fa, e quando lo scorso anno oscillava tra i 30 e i 35 centesimi. Con ripercussioni che si tastano anche sull’intera filiera come evidenziato anche da Coldiretti che registra aumenti già oltre il 6 per cento per il prezzo al consumo del pesce fresco.    

Per la gravità della situazione in atto tramite in propri referenti locali (presidenti di cooperative, armatori e consulenti del lavoro del settore pesca) anche dalla marineria gallipolina è stato chiesto un intervento immediato del Governo.

I portavoce dei pescatori ribadiscono la necessità di “misure immediate e di indennizzi diretti". A livello regionale da tutte le marinerie pugliesi, e anche dai gruppi politici della Lega, sono giunte sollecitazioni al presidente Michele Emiliano e all’assessore Donato Pentassuglia per adottare adeguate misure di sostegno.

Al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali si sta lavorando invece a un disegno di legge per arginare il problema. “Siamo ormai stremati e proponiamo anche due soluzioni immediate” dicono gli operatori e i rappresentanti della federazione Pesca, “ovvero un fermo straordinario, come avvenuto nel periodo pandemico, oppure un'altra via percorribile potrebbe essere quella del credito d’imposta”.

Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, intanto ha già avuto un incontrato preliminare con una delegazione dei pescatori locali per farsi portavoce delle problematiche a livello regionale e governativo. Già inviata una lettera sia all’assessore al ramo regionale, Donato Pentassuglia, che al ministro Stefano Patuanelli.

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“E’ nostro intendimento unirci a quelle voci di protesta di un intero comparto, quello ittico, a dir poco vitale e sostanziale per l’economia della nostra comunità cittadina” scrivono nella nota congiunta il sindaco Minerva e il presidente della commissione Pesca, Davide Boellis, “i numeri impietosi evidenziano come da settembre 2021 il prezzo del carburante sia aumentano del 70 per cento. Non è pertanto sostenibile che un’intera categoria sopporti quotidianamente costi, dovuti al pieno carburante, maggiori dei ricavi provenienti dalla propria attività economica e per questo ben si comprendono le proteste, tanto civili quanto legittime, della categoria di recente scesa in piazza per manifestare quella che, ad oggi, sembra una situazione di non ritorno”.

“Per tanto ci appelliamo al ministro e al governo per trovare una soluzione ad una problematica che rischia, in modo serio e concreto, di produrre conseguenze gravi e nefaste per l’intera economia del nostro territorio. Il nostro appello, sentito ed accorato, viene rivolto all’attenzione anche della Regione Puglia perché, come ha sempre fatto in altre situazioni similari, sappia trovare soluzioni efficaci ed utili che portino sollievo e benefici al comparto ittico”.               

La situazione a Gallipoli

Striscioni di protesta esibiti su cancelli e sulle barche e mobilitazione e disagio che viaggiano sul fronte del porto mercantile e peschereccio gallipolino. Intanto dopo la sollecitazione al ministro è stata convocata per sabato prossimo la Commissione pesca, presieduta dal consigliere Davide Boellis.   

All’ordine del giorno il tema del caro gasolio e l’aumento generalizzato del prezzo del carburante che impedisce ai pescatori gallipolini, così come nel resto d’Italia, di lavorare serenamente.  

Dopo una settimana di stop per circa una quarantina di pescherecci della marineria, i rappresentanti del settore ittico hanno chiesto agli amministratori locali di farsi portavoce del disagio nei tavoli regionali e nazionali. A prendere parte alla commissione infatti ci saranno anche pescatori, cooperative e associazioni del settore che, a causa della crisi internazionale, sono costretti a rinunciare alle uscite in mare.

“L’azione degli amministratori è di affiancare i cittadini nei momenti di difficoltà” spiega l’assessore Rossana Nicoletti, “per questo motivo abbiamo il dovere di occuparci di una questione importante che sta preoccupando i nostri concittadini. Per il bene della città e del territorio, porteremo avanti con forza le loro istanze”.

Ad affrontare la questione sul versante cittadino il consigliere  presidente della commissione, Davide Boellis. “La scorsa settimana vi è stato già un incontro preliminare con il sindaco e una rappresentanza della categoria” spiega il consigliere comunale, “dopo aver ascoltato i loro bisogni e su indicazione del sindaco Minerva abbiamo deciso di inviare una lettera sia all’assessore al ramo regionale, Donato Pentassuglia, sia al ministro Stefano Patuanelli”.

“Quello che mettiamo in evidenza è che Gallipoli fonda la propria economia su questo settore e per questo motivo chiediamo con forza di non abbondare le famiglie e di trovare soluzioni immediate e concrete per affrontare questa crisi” conclude Boellis, “noi faremo il possibile per stare dalla parte dei lavoratori del comparto ittico e della nostra città”.

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