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Sabato, 20 Aprile 2024
Simbolo del territorio

Il premio speciale della Città, le lodi dell'arcivescovo: il Lecce segna due volte

Nell'ambito dei festeggiamenti per i santi patroni due riconoscimenti al club giallorosso: una targa particolare dal sindaco Salvemini e nel messaggio di monsignor Seccia

LECCE – Il primo riconoscimento della serata è stato quello, speciale, conferito all’Us Lecce per la promozione della squadra in serie A. Una targa che riproduce il manifesto affisso nelle scorse settimane dall’amministrazione comunale per incoraggiare la squadra impegnata nella massima categoria e ricordare la vicinanza della città.

Così si è aperta nel Chiostro dei Teatini la serata dei premi alle eccellenze del territorio: attività commerciali che hanno compito i 50 anni di attività, associazioni sportive che si sono distinte nella scorsa stagione per i risultati ottenuti, singole personalità cui è stato reso omaggio per la loro carriera e l’impegno profuso.  L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni civili per la festa dei santi patroni.

A ritirare il riconoscimento è stato il presidente Saverio Sticchi Damiani (accompagnato dal direttore generale, Giuseppe Mercadante) che a sua volta ha regalato al sindaco, Carlo Salvemini, la terza maglia del club, quella interamente rossa con lo skyline dei monumenti più significativi del centro storico. Il primo cittadino ha colto l’occasione per tornare sulle polemiche di cui è stato oggetto nei mesi scorsi: nell’universo social gli è stato rimproverato di non aver organizzato un’apposita serata di festeggiamenti così come fatto in alcuni comuni della provincia.

Salvemini ha ricordato che il Lecce è innanzitutto la squadra del capoluogo e che la festa è stata quella spontanea che si è consumata in giro per la città dal fischio finale dell’arbitro in occasione dell’ultima gara di serie B, in casa col Pordenone, fino a notte fonda. Il sindaco ha quindi aggiunto che il premio attribuito rinnova il sentimento di gratitudine e il legame tra la città e la squadra.

Da parte sua il presidente del club ha ringraziato tutti i presenti: “Per me è una grande emozione ricevere questo riconoscimento, perché è un modo per celebrare il ritorno in seria A nella mia città. Insieme ai miei soci ho deciso di affrontare questa avventura esclusivamente per amore della città e del territorio. Per noi non è un business, non è un affare, anzi toglie tempo, risorse ed energia, però lo facciamo con una energia incredibile perché è un modo per restituire qualcosa alla nostra città e al nostro Salento. Ogni volta che abbiamo l’occasione per dire che la squadra rappresenta un territorio e una città bellissima, lo facciamo a tal punto che questo è il regalo che stasera faccio al sindaco”. A quel punto Sticchi Damiani ha srotolato la maglia rossa e l’ha consegnata nelle mani di Salvemini.

Poco prima il Lecce aveva ricevuto un altro importante riconoscimento, seppur immateriale: quello racchiuso nelle parole dell’arcivescovo Michele Seccia nel consueto messaggio alla città dopo la solenne processione: “L’Anno Oronziano è coinciso con il ritorno della squadra di calcio del Lecce in serie A. Fa onore alla nostra terra il raggiungimento di questo prestigioso traguardo, che va ora difeso e mantenuto. Mi fa piacere che si sia giunti a tale risultato con una dirigenza leccese costituita da diversi soci, tra loro coesi e compatti, che ha fatto del radicamento sul territorio e dell’amore al Salento il suo principale punto di riferimento. Il Lecce calcio diventi un vero volàno perché si radichi nel territorio la cultura dello sport, della condivisione e anche  le piccole realtà sportive di provincia aiutino i nostri ragazzi, affinché, invece di lasciarsi prendere  dallo stare tantissime ore sul telefonino o sul pc, possano correre sui campi, apprezzare i giochi di squadra, vivere lo spirito di sacrificio”.

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