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Immigrazione: stranieri residenti nel Salento sono il 3,4 percento della popolazione

Il dossier statistico fotografa la situazione oggettiva del 2018, dalla scala nazionale a quella locale. I titolari di permesso di soggiorno sono invece il 2,3

LECCE - Non aiutano i giornalisti a fare titoli eclatanti e non fanno aumentare i consensi per gli esponenti politici che li suano, ma i dati servono a comprendere i fenomeni se davvero si vogliono risolvere i problemi e non cavalcarli. Ecco dunque che il Dossier Statistico Immigrazione 2019 fornisce una serie di numeri, ufficiali, che inquadrano la presenza di stranieri - residenti e soggiornanti - nella prospettiva della realtà e non in quella distorsiva della propaganda.

Il volume, curato dal Centro Studi e Ricerche Idos in partenariato con il Centro Studi Confronti, è la pubblicazione statistica più longeva sull'immigrazione. La sua 29esima edizione è stata presentato in mattinata presso l'ex convento degli Olivetani, sede del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull'Uomo dell'Università del Salento. Hanno partecipato all'incontro Mariano Longo, direttore del dipartimento, Daniele De Luca, presidente del corso di laurea in Scienze Politiche, Luigi Nuzzo, presidente del corso di laura in Governance Euromediterranea della Politiche Migratorie, i docenti Vitantonio Gioia e Luigi Perrone. I contenuti del dossier sono stati illustrati da Luca di Sciullo, presidente di Idos, e Antonio Ciniero, docente dell'ateneo leccese ma anche curatore del dossier per quanto riguarda la Puglia. L'assessora Silvia Miglietta ha portato i saluti dell'amministrazione comunale.

Cosa ci dicono i dati? Che in Puglia risiedono circa 139mila stranieri, pari al 3,4 percento della popolazione complessiva. Il 35,5 percento di questa fetta è originario di un paese dell'Unione Europea. La percentuale sale al 56,6 se si considera l'Europa nell'accezione geografica. Le persone provenienti da paesi africani sono il 22,5 del totale dei residenti stranieri, in pratica uno su quattro. Si tratta di quote comunque contenute che stridono con le rappresentazioni che si ascoltano nel discorso pubblico: ricerche molto attendibili hanno dimostrato, del resto, come gli italiani abbiano una percezione stravolta, ritenendo che gli immigrati residenti extracomunitari siano il 25 percento della popolazione italiana, quando invece sono il 7 percento. E se la quota complessiva, considerando dunque gli immigrati da paesi Ue, sale all'8,7 percento, i rifugiati e i richiedenti asilo sono appena lo 0,2 per cento sul totale della popolazione residente in Italia.

Per quanto riguarda la provincia di Lecce i residenti stranieri (Ue e non Ue) sono poco meno di 27mila, pari (in perfetta media regionale) al 3,4 percento sul totale dei residenti, con un aumento del 5,7 percento sull'anno precedente: nuovi nati nel 2018 sono stati 230, mentre le acquisizioni di cittadinanza 304. I titolari di permesso di soggiorno sono poco più di 18mila (2,3 sul totale dei residenti) e il 55 percento di questi si trattiene per un periodo lungo grazie ai vari tipi di permessi: quasi la metà sono per ragioni di asilo e umanitarie (dunque circa lo 0,5 percento sul totale della popolazione), il 30 percento per ricongiungimenti familiari, il 17 per lavoro. La provincia di Lecce ha registrato il più alto numero di cancellazioni anagrafiche verso l'estero di tutta la regione (402), mentre per le iscrizioni dall'estero si piazza al secondo posto (2588) dopo quella di Bari (3045). Nel sistema di accoglienza (richiedenti asilo), chiosa la parte del dossier dedicata alla Puglia, erano presenti al 31 dicembre 2018 poco più di 7mila persone, pari al 5 per cento del totale nazionale.

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