Presidenza dell'Accademia, non c'è pace: Tar acquisisce quattro curriculum

LECCE - La partita per la presidenza dell'Accademia di Belle Arti, che si riteneva chiusa dopo la nomina di Nicola Ciracì stabilita dal ministero dell'Università e della Ricerca all'inizio dell'anno, può riservare ancora delle sorprese.

La seconda sezione del Tar Puglia, sede di Lecce, ha infatti deciso con un'ordinanza (pubblicata ieri) l'acquisizione dei curriculum di quattro candidati e le prove del loro deposito entro il termine previsto dal bando del 28 maggio 2019. Gli atti devono essere messi a disposizione entro due settimane, mentre l'udienza pubblica è stata fissata per il 29 settembre. Il ricorso è stato presentato dall'avvocato Pietro Nicolardi per conto di Adriana Poli Bortone che aveva avanzato la propria candidatura e che era rimasta esclusa dalla terna di nomi sulla quale il Consiglio accademico era chiamato a pronunciarsi.

L'affidamento della presidenza per un triennio che, tra l'altro, si esaurisce alla fine di quest'anno, aveva già attraversato la dimensione del contenzioso amministrativo, proprio l'iniziativa di Ciracì che lamentava per il curriculum di Luigi Puzzovio, sul quale era caduta la prima scelta, l'impossibilità di accertare la "comprovata esperienza maturata nell'ambito di organi di gestione di istituzioni culturali" e la "riconosciuta competenza nell'ambito artistico e culturale" (decreto del Presidente della Repubblica del 2003, poi modificato nel 2006). Sia il Tar sia il Consiglio di Stato avevano accolto le ragioni di Ciracì e il ministero, nel gennaio scorso, aveva rivisto la sua originaria indicazione pescando all'interno della stessa terna. 

Le attività dell'Accademia, naturalmente, procedono come da programma: per domani, 24 giugno, è prevista l'inaugurazione dell'anno accademico e la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con l'Università delle Arti di Tirana.