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“Siamo tutte Masha Amini”: Lecce scende in piazza per la libertà delle donne

Un presidio e poi un dibattito giovedì 6 ottobre, per discutere della grave repressione delle libertà in Iran e in molti altri Paesi. Sarà ricordata la 22enne curda, arrestata e poi morta per aver indossato il velo in maniera “scorretta”

LECCE – Lecce scende in piazza per la libertà delle donne. Giovedì 6 ottobre, in città, un presidio ed un convegno al grido “Siamo tutte Mahsa Amini”.  Ad organizzarli, Arci Lecce Solidarietà cooperativa sociale, Arci Lecce Comitato territoriale, Link Lecce, Udu Lecce e Casa delle Donne Lecce. L’appuntamento è per le 17 e 30 in piazza Sant’Oronzo per il presidio. A seguire, dalle 19 presso l’Open Space di Palazzo Carafa, l’incontro con le attiviste afgane per i diritti per le donne. Sarà occasione per approfondire il tema della rivoluzione delle donne, partendo da quella iraniana, contrastata dal pugno di ferro della repressione. Una repressione che ha messo nel mirino anche alla libertà d’espressione, con 20 giornalisti – tra cui la fotoreporter Yalda Moaiery (resa famosa da una foto delle proteste del novembre 2019) – arrestati dalle forze dell’ordine, mentre il dissenso popolare verso il governo di Ebrahim Raisi non accenna a fermarsi.

Nel Paese retto dall’Ayatollah sono in atto disordini e manifestazioni già da settimane, ma la situazione è degenerata con la morte di Mahsa Amini. La giovane curda, appena 22 anni, era stata arrestata a Teheran, lo scorso 13 settembre, dalla polizia morale iraniana con l’accusa di aver indossato il velo in maniera “scorretta”. Arresto sfociato in un ricovero e poi nella morte per le riferite riportate nelle misteriose ore della detenzione.

L’Iran non è però il solo posto del mondo dove è negata la libertà alle donne con imposizioni che, partendo dal vestiario, arrivano a controllare completamente la loro esistenza. Accade lo stesso anche in altri Paesi, in particolar modo nel vicino Afghanistan. Qui, proprio in questi giorni, si stanno tenendo manifestazioni soffocate con la violenza. Come l’ultima in cui la polizia ha allontano le donne, scese piazza per reclamare il diritto allo studio, con sprangate e spari in aria. Fatti che, nonostante la minore risonanza mediatica data dai media internazionali, sono segnati da pari gravità ed emergenza.

A tal proposito, nell’incontro all’Open Space di Palazzo Carafa, preziosa sarà la presenza delle donne afghane accolte in Salento dalla cooperativa Arci Lecce Solidarietà lo scorso mese di luglio. Attiviste arrivate in Italia con i tanto attesi corridoi umanitari, sbloccati quasi un anno dopo la crisi umanitaria esplosa nell’agosto 2022 . “L’appuntamento di giovedì 6 ottobre è occasione per manifestare solidarietà nei confronti di tutte le donne che lottano per la vita, per la libertà”, ha spiegato Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Solidarietà, “saremo in piazza per tenere alta l’attenzione sul tema: la nostra voce sarà quella delle donne di tutto il mondo”.

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