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Giovedì, 25 Aprile 2024
Iniziative in molte città

Presidio per la pace: movimenti e cittadini sabato in piazza Sant'Oronzo

Sono già una dozzina le realtà che hanno aderito al sit-in convocato per il 26 alle 11 davanti Palazzo Carafa. A Lecce una settantina i residenti di origine ucraina

LECCE - Anche in Italia è in corso una vasta mobilitazione pacifista per rivendicare le ragioni di un immediato cessate il fuoco. L'attacco russo all'Ucraina è geograficamente un conflitto europeo e l'opinione pubblica internazionale è molto preoccupata: Putin ha già dichiarato che non accetterà interferenze - a partire da una reazione della Nato cui l'Ucraina vorrebbe aderire - per quella che considera una questione di sicurezza nazionale.

In attesa delle decisioni dei governi e delle mosse della diplomazia, i cittadini scendono in piazza: sono almeno una dozzina le realtà che hanno già aderito al presidio per la pace convocato a Lecce, davanti Palazzo Carafa, per sabato mattina, alle 11: Arci  Lecce; Arci Lecce solidarietà; Casa del Popolo "Silvia Picci" Lecce; Casa delle Agriculture Tullia e Gino Odv; Civica Lecce; Coop. Soc. Commercio Equo e Solidale Lecce; CREIS Centro Ricerca Europea per l’Innovazione Sos; Dalla Parte dei più deboli, Gruppo Umana Solidarietà "Guido Puletti"; Human First Lecce; Link Lecce Coordinamento Universitario; Mo.Bici Lecce; Movimento Europeo Italia Puglia; PeaceLink. L'iniziativa nasce nell'ambito della "Campagna Ucraina" coordinata di PaeceLink.

A Lecce una settantina di residenti ucraini

Il conflitto armato riguarda da vicino anche la comunità leccese (e salentina più in generale) nella quale sono presenti diverse decine di cittadini di origine ucraina: Secondo i dati a disposizione sono una settantina quelli residenti a Lecce. Una presenza che si è andata progressivamente irrobustendo, dal momento che nel 2000 ne erano censiti solo 2. A loro il sindaco, Carlo Salvemini, si è rivolto con un messaggio: “In queste ore drammatiche sento il dovere di esprimere la vicinanza della nostra comunità al popolo ucraino e la solidarietà ai cittadini e alle cittadine ucraine che per lavoro vivono nella nostra città. Dopo averla smentita per settimane, la Russia ha portato una aggressione 'ingiustificata e ingiustificabile' contro uno stato libero e sovrano. Sono come tutti spiazzato e sorpreso dal feroce cinismo di questa aggressione. Mi auguro che la reazione della comunità internazionale faccia prevalere le ragioni della pace”.

Emiliano: “Dalla parte della Nato”

Anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha commentato l'escalation in corso: “Credo che moltissime persone non solo i politici e non solo coloro che si occupano di politica estera, ma anche le famiglie, quelle comuni, quelle degli imprenditori, degli studenti, dei militari di tutto il mondo, in questo momento si stanno interrogando su questo dramma. Noi non possiamo che mettere a disposizione il patrimonio di relazioni che la Puglia rappresenta. Ed è chiaro che questo è un momento dove, al di là di chi ha torto e chi ha ragione, purtroppo serve precisare da che parte stare. E noi siamo parte della Nato senza se e senza ma”.

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