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"Progettare insieme la ripartenza del teatro": la proposta di Improvvisart al Comune

Ad un anno di distanza dalle chiusure, la compagnia teatrale chiede al sindaco e agli assessori di scrivere insieme un "patto di comunità", immaginando da subito una nuova programmazione artistica per la città

LECCE – Malumori, riflessioni a tutto tondo e proposte alle istituzioni, ad un anno dalla chiusura dei teatri determinata dall'emergenza Covid. Il mondo dell'arte e dello spettacolo è in subbuglio e anche a Lecce gli operatori del settore cercano di far sentire il proprio grido di dolore.

Così, Fabio Musci, direttore artistico della compagnia teatrale Improvvisart, ha preso carta e penna per scrivere al sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, e ai due assessori al ramo, Fabiana Cicirillo e Paolo Foresio, per invitarli a costruire insieme un "patto di comunità", immaginando da subito una nuova programmazione artistica per la città.

Di seguito riportiamo uno stralcio della lettera.

“Esattamente un anno fa, anche Improvvisart tirava giù la saracinesca della propria sede ed oggi, purtroppo, quella sensazione di amarezza che abbiamo vissuto in quel giorno continua. Stiamo tenendo duro, lavorando a denti stretti proponendo lezioni online ai nostri studenti, utilizzando il teatro come strumento di benessere per sopravvivere mentalmente alla pandemia”, si legge nella lettera.

Tuttavia i tempi per tornare alla normalità sembrano allungarsi, le programmazioni difficili da calendarizzare, gli spettacoli impossibili da realizzare. Da un anno tutte le attività sono state sospese, ma il palco e il teatro ci mancano.

Abbiamo però la consapevolezza che quando la normalità si ristabilirà, noi teatranti saremo tra gli ultimi a poter ripartire perché tutte le nostre attività implicano la vicinanza fisica, il contatto tra gli allievi, tra gli attori, con il pubblico: ci troveremo ad affrontare uno scenario incerto e complesso che non ci permetterà facilmente di ricominciare a produrre arte ed economia.

La ripartenza del settore teatrale dovrà passare necessariamente da un “patto di comunità”, essere accompagnata e sostenuta dal Comune e dal Teatro Pubblico Pugliese. Il risveglio post Covid immaginarlo come quello di una comunità cittadina solidale, che si auto-sostiene e si rialza aiutandosi reciprocamente. Bisognerà ragionare assieme per attivare ed alimentare un’economia di prossimità; fare in modo che nessuno rimanga indietro e nessuna impresa chiuda.

In questo contesto, un ruolo importante lo avranno per ciascuna città i Comuni e tutti gli assessorati. I nostri rappresentanti politici dovranno lavorare molto per studiare forme e misure dedicate.

Sarebbe meraviglioso vedere nei nostri teatri un “cartellone di comunità”, una programmazione di prossimità che permetta a tutte le compagnie professioniste locali di tornare sul palco e riabbracciare il proprio pubblico.

Siamo convinti che ci sarà una sponda forte da parte del Comune di Lecce tutto, ma è già ora di progettare e siamo sicuri che tutti i colleghi siano pronti a fare lo stesso: c’è la disponibilità totale a studiare assieme le modalità, condividere idee, ragionando come una autentica comunità su scenari futuri e programmazioni”.

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