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Con annesso il parco

Rigenerazione dell'ex sanatorio Galateo: “Una sintesi della città del futuro”

Giornata di studio e dibatti sull'offerta abitativa per giovani, coppie, anziani, studenti. L'intervento per l'immobile abbandonato dalla dismissione delle attività di cura, è stato finanziato con 15 milioni di euro

LECCE - Una giornata, quella odierna, interamente dedicata al progetto di rigenerazione dell’ex sanatorio antitubercolare “Galateo”, di Lecce, destinato a offrire un nuovo modello abitativo per giovani coppie, anziani, studenti. Nell’auditorium del Museo Sigismondo Castromediano amministratori, architetti e progettisti si sono confrontati sulle migliori esperienze nazionali e internazionali di housing sociale. L’iniziativa è stata promossa da Puglia Valore Immobiliare, società della Regione Puglia e proprietaria dell’immobile, con il patrocinio del Comune di Lecce e la collaborazione di Arca Sud Salento, Ordine degli architetti e Ordine degli ingegneri della Provincia di Lecce e Polo Biblio-museale di Puglia.

Era il maggio del 2017 quando il sindaco, Carlo Salvemini, e l’assessora all’Urbanistica, Rita Miglietta, annunciarono l’ambizioso progetto aprendo per la prima volta dopo molti anni il cancello della struttura. Da quel momento è stato avviato un percorso che ha portato, in varie tappe, tra cui un concorso internazionale di progettazione, al finanziamento accordato nel luglio del 2021 per 15 milioni di euro nell’ambito del Programma nazionale della qualità dell’abitare (una somma di pari importo è stata destinata ai progetti presentati per la costruzione di 60 alloggi di edilizia residenziale pubblica a Santa Rosa e di infrastrutture sociali, tra cui un’area verde attrezzata per il fitness e varie discipline sportive). Il parco che fa parte del complesso è già fruibile dalla cittadinanza.

Nel corso del dibattito, le architette Denis Cammisa e Sara Musarò - di Archistart Studio e Alcotech Spa - hanno illustrato gli sviluppi del progetto che si è aggiudicato il concorso e che diventerà un cantiere operativo. Molto soddisfata si è detta l'assessora Miglietta: “Nuclei sociali molteplici, case e servizi, alloggi per studenti, giovani coppie, anziani, un asilo, lavanderie comuni, negozi, spazi di collaborazione e condivisione, sale studio, luoghi di interazione e spazi collettivi aperti a tutta la città. Con il suo grande parco annesso, il Galateo è una sintesi di come possiamo costruire la città del futuro: solidale e bella, ospitale e cooperativa; è come una traccia che può guidare le rigenerazioni del futuro di Lecce per incrementare le residenze sociali”.

Il primo cittadino, nel corso del suo intervento introduttivo, aveva sottolineato quanto poco spazio ci sia nel dibattito pubblico per una questione particolare che è legata al tema della casa: “Ci sono milioni di persone, in Italia, che non hanno una tale fragilità economica da poter rivendicare il diritto a un alloggio popolare, ma nemmeno una capacità di spesa per accedere al mercato se non impiegando oltre il 30 percento del proprio reddito e, quindi, impoverendosi. Oggi, duole dirlo, non ci sono proposte pubbliche per dire come oggi si può parlare alle 3 milioni di famiglie italiane che chiedono di intervenire, di garantire il diritto alla casa, di trovare i fondi per costruzioni e manutenzioni. Se non parliamo di questo, quel che stiamo facendo a Lecce sarà bellissimo, ma non sarà sufficiente e noi non abbiamo bisogno di appuntarci medaglie, ma di parlare alle persone dei problemi che impattano ogni giorno sulla qualità della loro vita. Vorrei che partendo da questa esperienza, da questo confronto, noi si riesca ad accendere una sorta di miccia che progressivamente faccia esplodere in questo paese un tema di cui in questo Paese si parla troppo poco”.

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