CASTRO – Partiranno subito dopo la festività dell’Immacolata le attività di restauro della statua colossale di Atena, rinvenuta tra il 2015 e il 2016 a Castro in località Capanne nell’ambito delle campagne di scavi archeologici che sono tutt’ora in corso.

Il restauro è già stato disposto sulla base dell’accordo sottoscritto tra la soprintendente archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce Francesca Riccio e il sindaco di Castro, Luigi Fersini, e avrà luogo nell’ambito delle attività promosse dal Museo Archeologico di Castro per la valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale portato alla luce nel corso degli scavi iniziati negli anni 2000.

I lavori di restauro, resi possibili grazie al contributo assicurato dalla Fondazione “Banca Popolare Pugliese-Giorgio Primiceri” saranno eseguiti dalla ditta Domus Costruzioni con il coordinamento del restauratore Mario Catania.

Il progetto d’intervento prevede la ricomposizione dei tre frammenti maggiori della parte inferiore della statua (il piede sinistro era stato rinvenuto nel 2015), la pulitura meccanica delle superfici, l’incollaggio delle schegge rinvenute nel corso dello scavo e la ricollocazione dei due blocchi del busto e della parte inferiore su un nuovo basamento. Si prevede che i lavori termineranno entro due mesi.

“Quanto stiamo realizzando è frutto di un lungo percorso in favore dell’archeologia che premia, tra le molteplici attività, la collaborazione tra pubblico e privato che abbiamo fortemente voluto ed incoraggiato” spiega il vicesindaco e assessore alla Cultura di Castro, Alberto Capraro, “il nostro museo si arricchisce conferendo lustro alla città ed alla sua storia. Ringraziando quanti si sono prodigati per questo risultato, sono certo che, con lavoro ed impegno, ne raggiungeremo di nuovi ed entusiasmanti”.

Le caratteristiche della statua

La statua, alta circa 3 metri e 40 centimetri e databile alla seconda metà del IV seccolo a.C., opera di scultori greci di Taranto ed è stata rinvenuta nell’ambito delle ricerche archeologiche condotte su concessione del ministero della Cultura al Comune di Castro, con la direzione scientifica del professor Francesco D’Andria ed il coordinamento del dottor Amedeo Galati e sulla base di finanziamenti della Regione Puglia, del professor Francesco De Sio Lazzari e dell’Inner Wheel Tricase Santa Maria di Leuca.

Il busto della statua colossale era stato rinvenuto nel 2015, mentre il 18 marzo scorso è venuta alla luce la parte inferiore della statua in pietra leccese che permette di avere una visione quasi completa dell’antico simulacro (sinora la testa non è stata ritrovata), la più grande statua di tutta la Magna Grecia.

“Si tratta di un ritrovamento di grandissima importanza” spiega la soprintendente Francesca Riccio “un patrimonio dello Stato che ne deve assicurare la conservazione e la valorizzazione, impegnandosi in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati, Comune, esperti e sponsor, a vario titolo coinvolti per condividere idee, responsabilità e risorse”.

“Una delle più importanti e storicamente interessanti scoperte archeologiche avvenute nel Salento ancora per merito del professor Francesco D'Andria e della sua equipe, quella della grande statua di Atena Iliaca a Castro, potrà essere ricomposta e restaurata” ha dichiarato il presidente della Fondazione della Banca Popolare Pugliese, Giorgio Primiceri, “proseguiamo, supportando questo restauro, nella nostra missione di valorizzare le più importanti testimonianze della cultura e dell'arte dei nostri territori per restituirle alla fruizione dei nostri concittadini e dei visitatori”.