Mensa chiusa per inagibilità: gli universitari in strada per protesta
Studenti, residenti degli alloggi universitari e borsisti si sono dati appuntamento nella mattinata di domani, davanti alla sede di Adisu Lecce in via Adriatica, per un presidio
LECCE ? Mensa chiusa per inagibilità: studenti scendono in strada per una protesta. Si sono dati appuntamento nella mattinata di domani, davanti alla sede di Adisu Lecce (Agenzia per il diritto allo studio universitario, ndr) in via Adriatica, per un presidio: sono gli studenti, residenti degli alloggi e borsisti.
?Riteniamo intollerabile che a distanza di 5 giorni dalla chiusura della mensa ancora non si sia trovata una soluzione per la problematica. L?unica mensa ad oggi accessibile nel territorio leccese e? la mensa sita in via Lombardia, che presenta una capienza esigua per poter garantire l'approvvigionamento dei pasti per gli studenti che normalmente usufruiscono della stessa peggiorando cosi? la situazione, dal momento che sara? l?unica mensa in funzione a dover erogare i pasti per tutte e tre le residenze?, fanno presente i referenti delle associazioni studentesche.
Tutti assieme hanno ora deciso di proporre all?attenzione di Adisu, dell?Assessorato al Diritto allo studio, dell'ateneo leccese e delle amministrazioni pubbliche coinvolte una serie di proposte e la richiesta di coinvolgimento per risolvere definitivamente una situazione che non riguarda più soltanto la mensa, che affonda le radici in disservizi più profondi.
?In assenza di un avviso formale da parte dell'ente regionale e di un pronto intervento alternativo all'interruzione del servizio, intendiamo cogliere l'occasione per far luce su una serie di problematiche riguardanti la fruibilita? della borsa di studio, sullo stato delle strutture e sul regolamento. Abbassamento degli standard qualitativi del cibo durante il periodo pandemico durante il quale l'ente regionale ha fatto fronte con l'introduzione di appositi lunch box contenenti prodotti alimentari freddi (salumi e formaggi) riproposti in modo continuativo e sostituito soltanto in seguito alle lamentele della comunita? studentesca. Per altro si trattava di pasti difficilmente corrispondenti al valore di 7 euro previsto dal bando. L'orario ridotto ha costituito un ulteriore disagio per chi durante la pandemia ha dovuto affrontare l'anno accademico a Lecce?, scrivono in una nota.
Proseguono parlando dei problemi strutturali rilevati presso la mensa della residenza universitaria ?Angelo Rizzo?: non sono una casualità, sostengono. ?I controlli effettuati sono derivati da un intervento esterno da parte del Comune sollecitato dai vigili del fuoco, i quali si sono mobilitati nella residenza universitaria Ennio De Giorgi (quella nella quale è crollato il solaio, ndr) soltanto in seguito alla denuncia da parte dei residenti della struttura. Lo stato precario del solaio era un argomento gia? molto noto ai dirigenti Adisu ed al personale Meit che all'intervento dei vigili del fuoco (ricordiamo, chiamati dal corpo studentesco dopo il crollo) hanno dichiarato il falso, riferendo che la chiusura delle scale fosse avvenuta da "soli tre giorni". In realta? lo stato emergenziale si protrae dal mese di novembre scorso?, proseguono gli studenti delle associazioni, in una nota congiunta.