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Pug di Sternatia resta in piedi. Anche Consiglio di Stato legittima la pianificazione

I giudici amministrativi hanno respinto il ricorso d’appello di un cittadino che aveva impugnato atti e procedure di approvazione del Piano urbanistico generale. Nel 2014 il Tar aveva già dato ragione alle tesi del Comune

STERNATIA - Nessuno stravolgimento nella pianificazione urbanistica tracciata dal Comune di Sternatia negli anni scorsi con l’approvazione del Pug: dopo la legittimazione del Tar giunta nel 2014, anche il Consiglio di Stato ha inteso confermare la validità dell’atto amministrativo respingendo il ricorso d’appello presentato da un cittadino.   

E’ quanto riferiscono, per conto del Comune, anche i legali incaricati di tutelare la posizione dell’ente, gli avvocati Pier Luigi Portaluri e Giorgio Portaluri. I giudici di Palazzo Spada, infatti, con una sentenza pubblicata ieri hanno respinto l’appello con il quale un cittadino, proprietario di alcuni lotti di terreno di notevole estensione, ritenendo le previsioni del nuovo piano lesive dei propri diritti intendeva annullare il Pug nella sua interezza.

Dopo un complesso procedimento amministrativo, il Comune di Sternatia aveva approvato il proprio Piano urbanistico generale, che però era stato impugnato dal proprietario in questione. In prima battuta era stato presentato un ricorso al Tar per impugnare tutto il procedimento di formazione del Pug, come pure le scelte di merito contenute nel piano stesso, ritenute meno soddisfacenti rispetto a quelle relative ad altre aree comunali similari.

Ma già con la sentenza del 2014 i giudici amministrativi di primo grado avevano respinto il ricorso, ma il cittadino aveva poi deciso presentare appello al Consiglio di Stato, contestando ancora un volta anche le modalità e le tempistiche con cui si erano svolte le sedute della conferenza di servizi per l’approvazione definitiva del piano.

Se accolto, l’appello avrebbe travolto così l’intero piano urbanistico vanificando il percorso di pianificazione iniziato vent’anni fa. Ciò non è accaduto visto che i giudici di Palazzo Spada hanno di fatto respinto anche il ricorso d'appello e confermato l’orientamento della sentenza di primo grado del Tar.

“Dopo una complessa vicenda giudiziaria, durata oltre otto anni, la decisione del Consiglio di Stato conferma la correttezza del piano urbanistico” commenta il sindaco Massimo Manera che ha ringraziato i legali incaricati, “ora Sternatia conserva, dunque, il proprio Pug, il quale ha brillantemente superato il doppio controllo di legittimità dei giudici amministrativi”.

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