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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Puglia, casi accertati in calo. Salento: dall'inizio dell'epidemia 43 decessi e 21 guariti

Tangibile diminuzione dei casi accertati nella regione, pari al 5,5 percento dei tamponi. Nel primo report diffuso da Asl Lecce una "anomalia": diversamente dal dato pugliese, sono le donne a essere le più colpite

LECCE – Nel giorno in cui, per la prima volta, il numero complessivo dei ricoverati in terapia intensiva nei vari ospedali italiani è in decremento rispetto al bollettino precedente, in Puglia si registra un dato relativo ai nuovi casi accertati, 58, decisamente inferiore a quello rilevato nelle ultime due settimane (totale 2mila 240). Si tratta del 5,5 percento dei mille e 53 test analizzati (dall’inizio dell’epidemia sono stati processati 18mila 977 tamponi).

Tre dei nuovi casi si riferiscono alla provincia di Lecce (totale 362), così come uno dei nove decessi (totale 173). Nella regione diminuisce di 21 pazienti il totale dei ricoverati con sintomi (da 648 a 627), ma aumenta di 30 quello di coloro che sono in terapia intensiva (da 123 a 153) e di 15 quello dei pugliesi in isolamento domiciliare (da mille 178 a mille193). Balzo in avanti del numero dei guariti che passa da 69 a 94.

Il report Asl: le donne le più colpite

Asl Lecce, per la prima volta, ha diffuso una nota sintetica dell’andamento epidemiologico nella provincia (aggiornato alle 10 di oggi, 4 aprile). I casi accertati a partire dal 29 febbraio sono stati 361 (con discrepanza di un caso rispetto al bollettino regionale) su 2mila 353 tamponi: 163 sono relativi a uomini (45 percento) e 198 a donne. Un rapporto che è sostanzialmente l'inverso di quello regionale e che per questo è da considerarsi una "anomalia" (al netto di eventuali peculiarità demografiche). La fascia d’età più colpita è stata quella tra 50 e i 69 anni, pari al 35 percento del totale; il secondo target è quello dei salentini tra i 36 e i 49 anni, pari al 16,6 percento; Il 12,5 riguarda i cittadini da 0 a 35 anni; l’11,6 percento degli infetti rientra nella fascia tra 70 e 79; il 15,2 gli anziani tra gli 80 e gli 89 anni; l’8,9 percento, infine, è ultranoventenne.

Gli ospedali: ricoveri e decessi

Le persone decedute sono state 43 (26 donne e 17 uomini), di cui 27 nei presidi ospedalieri. Al “Vito Fazzi” di Lecce, tra Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive e Malattie Infettive Covid (Dea) ci sono stati 97 ricoveri e 18 decessi; al “Santa Caterina Novella” di Galatina 61 ricoveri in Malattie Infettive e 9 decessi; all’ospedale di Copertino 14 ricoveri in lungodegenza. La fascia d’età più colpita in termini di letalità è stata quella dai 90 anni in su, con il 35 percento degli esiti fatali. In totale i pazienti giudicati guariti sono per il momento 21.

Medici e operatori con Covid-19

I comuni con il numero maggiore di casi sono Lecce (49) e Copertino (38), quindi Monteroni di Lecce (16), Galatina (13), Nardò (12), Gallipoli e Leverano (11). Ben 88 i contagiati, tra ospiti e addetti, nella residenza socio-assistenziale La Fontanella di Soleto (di cui 65 donne e 23 uomini). I dipendenti della sanità pubblica colpiti da infezione sono 50, di cui quasi la metà infermieri e collaboratori delle professioni sanitarie, il 26 percento medici, il 10 percento operatori socio-sanitari.

Consulta il Report_AslLecce

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