Puglia "divisa" in due: tra Foggia, Bari e Bat il 72 percento dei casi di Covid
Il trend delle ultime settimane divide ancora più nettamente la regione in due parti: quasi tutti i nuovi casi sono concentrati nell'area settentrionale, dove risiede il 57 percento della popolazione
LECCE – In Puglia, dopo la tregua estiva durata qualche settimana, si va riproponendo, in maniera analoga a quanto osservato nella prima fase dell’epidemia di Covid-19, una demarcazione tra la parte settentrionale della regione e quella meridionale. Nelle province di Foggia, Bari e nella Bat - aree in cui risiede il 57 percento della popolazione - si concentra, infatti, il 72 percento dei casi confermati da febbraio a oggi (totale di 7.786).
Il bollettino odierno esaspera questa demarcazione, in continuità con quelli precedenti: di 99 tamponi positivi su 4.577 registrati, 95 si riferiscono alla Puglia settentrionale (più o meno equamente divisi nelle tre province). Due sono invece i casi riferiti al Salento e altri due alla provincia di Taranto. Infine un tampone positivo per un residente fuori regione. La netta suddivisione che emerge può essere certamente conseguenza del diverso numero di tamponi fatti nelle varie province, ma è altrettanto vero che i tamponi si fanno in maggior numero laddove ci sono nuovi casi e dunque più contatti da tracciare.
Il numero dei ricoverati è passato da 224 a 229, mentre l’occupazione dei posti in terapia intensiva è scesa da 15 a 9. Da tener presente che tre sono stati i decessi (uno nella Bat, due nel Foggiano). La percentuale di cittadini ospedalizzati, calcolata sul totale di quelli attualmente infetti (2.156), è del 9,1 percento (di cui lo 0,4 in terapia intensiva). Su base nazionale lo stesso rapporto è del 6,6 percento, di cui lo 0,5 in terapia intensiva (aggiornato al 29 settembre). I guariti risultano oggi essere 4.675 in totale, 13 in più rispetto al dato precedente.
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