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Pulizie dei treni a rischio: sciopera il personale di Ferrovie dello Stato

L'astensione programmata per domani dai sindacati: lavoratori degli appalti fermi per metà turno. Rivendicano clausole sociali nel cambio di ditte sui servizi affidati

LECCE – Braccia incrociate per metà turno di lavoro: domani sarà l’ennesima giornata di sciopero nel settore trasporti in provincia di Lecce.

L’astensione dal lavoro, proclamata dai sindacati Filt Cgil, Cisl Reti, Uil Trasporti, Ugl Trasporti, riguarderà tutto il personale impiegato negli appalti di Ferrovie dello Stato.

Nel Salento si fermeranno, a propria discrezione, circa un centinaio di lavoratori addetti al servizio di pulizie dei convogli dei treni ed il personale che viaggia a bordo dei mezzi.

“Le ditte della provincia di Lecce che lavorano in appalto sono Boni spa, Dussman, Manutencoop e Miorelli Service – spiega il segretario Filt Cgil, Giuseppe Guagnano -. Insieme alle altre organizzazioni sindacali abbiamo deciso di protestare perché non abbiamo ottenuto risposte a problemi urgenti e gravi che ricalcano quelli delle varie aree di crisi presenti sul territorio nazionale negli appalti del gruppo Ferrovie dello Stato”.

I sindacati denunciano innanzitutto il sistema di gara con affidamento dei lotti giocato al massimo ribasso: “Un fenomeno che ha ricadute negative sulla platea dei lavoratori”, precisa Guagnano.

Tra i nodi da sciogliere anche il continuo passaggio di imprese sui cantieri: “Quando le nuove ditte si aggiudicano l’appalto, non è sempre detto che il personale impiegato sul cantiere continui a prestare servizio sotto una nuova azienda – puntualizza il referente Filt Cgil -. Vogliamo regole certe e chiare, valide per tutti, riguardo all’applicazione della clausola sociale per salvaguardare tutti i lavoratori, compresi quelli con contratto a tempo determinato che a volte rimangono fuori dai giochi”.

Ad aggravare la situazione, anche il baratro economico cui andranno incontro molti dipendenti del comparto, dovuto all’esaurimento degli ammortizzatori sociali che si avviano a scadenza naturale. E senza alcuna certezza di un eventuale rinnovo.  

“Tutto ciò determina, in un settore già colpito negli anni da una crisi pesante, ulteriori effetti occupazionali negativi che potrebbero creare tensioni sociali nel Paese – denunciano i sindacalisti -. Per queste ragioni abbiamo proclamato uno sciopero nazionale del personale dipendente di tutte le aziende che operano nel settore dei servizi di supporto e complementari al servizio ferroviario per il giorno 20 luglio 2018, con astensione del primo mezzo turno per ogni turno di lavoro”.

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