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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il nuovo report di Asl

Poco meno di 13mila nuovi casi, ma la velocità di diffusione inizia a frenare

L'incidenza di diagnosi di infezioni da Sars Cov2 rimane alta, ma è in calo rispetto al dato precedente. Lieve incremento del numero dei ricoverati. Si conferma l'esaurimento della campagna vaccinale

LECCE – Nella provincia di Lecce flette la curva dell’incidenza di nuovi casi di infezione da Sars Cov2. Secondo il report settimanale di Asl Lecce*, infatti, ogni 100mila abitanti le diagnosi sono state 1.597,5 mentre nei sette giorni precedenti erano state 1.858,8. Il valore, in senso assoluto, resta elevato ma si registra l’attesa inversione di tendenza.

I casi confermati da esito positivo sono stati 12.638, mentre il decorso dell’infezione è stato certificato per 15.141 persone. Al netto anche dei 14 decessi il numero degli attuali positivi nel Salento sono 21.778 con una riduzione di 2.517 rispetto al dato precedente. La media provinciale è di 27,5 positivi ogni mille abitanti: ben al di sopra si collocano Corsano con 46,2; Zollino con 44,6; Morciano di Leuca con 41,5; Poggiardo con 41,1, Nociglia con 40,2 (negli ultimi due c’è stato comunque un calo). Il comune con il dato più basso è Castri di Lecce con 15,6.

Un incremento di 8 unità ha invece subito il dato dei pazienti ricoverati per sintomi Covid che ora sono 119, di cui 10 in Anestesia e Rianimazione (2 in più). Gli accessi in pronto soccorso con successivo ricovero sono stati 37 (a fronte di 44 della settimana precedente), le dimissioni 29. Il tasso di ospedalizzazione, che in maniera scientifica mette in correlazione il numero dei ricoverati con il loro status vaccinale dice che tra pazienti con una dose e quelli senza alcuna copertura non vi è quasi più differenza mentre il rapporto tra i pazienti con due dosi e pazienti non vaccinati è di 1 a 3 (di 1 a 2, invece, prendendo in esame i ricoverati con tre dosi).

Si conferma anche l'andamento oramai inerziale della campagna vaccinale: in settimana le dosi somministrate sono state 2.244, tra le quali appena 140 prime dosi e 1.557 dosi di richiamo. In termini percentuali non cambia nulla: il ciclo primario, monodose o doppia dose, ha interessato l’89 percento della popolazione interessata (tutti esclusa la fascia 0-4 anni), mentre ha ricevuto anche la terza dose il 68 percento della popolazione a partire dai 12 anni.

*Il report Asl è a cura di Fabrizio Quarta, direttore dell’Unità operativa complessa di Epidemiologia e Statistica, con la collaborazione di Angela Metallo. Elaborazione dati di Carlo Indino. Hanno contribuito alla realizzazione del report Valeria Gerardi, Ornella Guida e Donato Rollo.

Consulta il report Asl 1 aprile 2022

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