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Sabato, 20 Aprile 2024
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L'epidemia è ancora più veloce della campagna vaccinale: 1.621 i nuovi casi

Il rapporto tra positivi e casi testati, in provincia di Lecce, si porta al 22,5 percento. A Nardò, Squinzano, Porto Cesareo incrementi significativi rispetto al numero dei residenti. In una settimana somministrate 7.352 prime dosi

LECCE – Sono 1.621 i nuovi positivi registrati nell’ultima settimana in provincia di Lecce: lo riporta il consueto report settimanale di Asl Lecce*. Di essi 213 sono residenti nel capoluogo, 101 a Nardò, 78 a Squinzano, 64 a Gallipoli, 45 a Lizzanello e Porto Cesareo, 40 a Galatina.

Si tratta dell’incremento maggiore registrato da inizio pandemia: nella settimana precedente i casi confermati erano stati 1.459, ma a fronte di un numero maggiore di singoli casi testati (7.700 contro 7.100 degli ultimi sette giorni). Questo spiega l’aumento di tre punti percentuali, fino al 22,5 del rapporto tra esiti positivi e persone sottoposte a tampone (al netto di quelli ripetuti).

I nuovi positivi, ovviamente, si aggiungono a quelli già noti, tanto che nella città di Lecce le persone con infezione accertata sono in questo momento 698 (oltre a quelle che sono in quarantena perché contatti diretti o in attesa di tampone), pari a 7,2 ogni mille abitanti (la media provinciale è 5,6).

Oltre i 10 casi attuali per mille abitanti ci sono Botrugno con 12,2; Lizzanello con 11,7; Palmariggi con 15,4; San Cesario di Lecce con 11,7; San Pietro in Lama con 10,3; Squinzano con 18,1; Supersano con 15,1; Tiggiano con 11,5; Castro con 10,7; Porto Cesareo con 11,6. 

In settimana sono state dichiarati 891 passaggi da positivo a negativo (guariti) e i decessi registrati sono stati 19. Il combinato di questi due fattori ha quindi "frenato" l'incremento dei casi attivi, pari a 711 unità, per un totale 4.466. A quasi tre settimane dall’istituzione della zona rossa - per quanto è evidente che non sia sinonimo di lockdown, come nella scorsa primavera -, il dato sostanziale è che l’epidemia ha ancora un ritmo sostenuto, alimentato molto dai contagi in ambiente familiare. Da tenere anche presente il fatto che sono ben oltre 100 i casi attuali di nati tra il 2019 e il 2021.

Questo trend di diffusione, prima o poi, mette alle corde qualsiasi sistema sanitario e quello salentino lo è già da un paio di settimane almeno: i degenti tra Lecce, Galatina, Copertino e San Cesario di Lecce risultano al momento 228. Erano 192 una settimana addietro, ma va precisato che nel computo del report è incluso da questa settimana anche il reparto di Accettazione-Emergenza Covid dell'ospedale di Lecce: attivo dal primo gennaio, ha registrato finora 111 accessi, dato che porta i ricoveri di questa settimana fino al numero di 176.

Campagna vaccinale ancora col freno

La campagna vaccinale non ha spiccato il volo e questa constatazione viene dai numeri, a loro volta dipendenti dalle forniture in arrivo da Roma: negli ultimi sette giorni sono state somministrate 14.034 dosi, con un incremento rispetto alle due settimane precedenti (10.492 dal 19 al 26 marzo e 12.914 dal 12 al 19 marzo) ma sempre meno delle 20.280 tra il 5 e il 12 marzo.

Il passo condizionato dagli arrivi si nota anche dalla distribuzione dei vaccini agli over 80, che fa dedurre una strategia di completamento del ciclo più che di estensione della copertura parziale: dal 12 marzo a oggi l’incremento di prime dosi è stato solo di 4.424 unità, di quasi 20mila quello delle seconde. Al momento gli ultraottantenni coinvolti nella campagna vaccinale sono stati 29.081, di cui 20.555 hanno ricevuto anche la seconda dose. Sul totale della popolazione della provincia di Lecce - considerando anche la fascia 0-16 anni per la quale al momento non è prevista la vaccinazione - risulta parzialmente vaccinato il 10,2 percento, mentre ha completato il ciclo il 5,5. Le prime dosi somministrate negli ultimi sette giorni sono state 7.352.

Ci sono già tracce di benefici, sia chiaro, per esempio guardando il grafico del trend dei ricoveri per fasce di età: quello degli over 80, messo a confronto con quello della classe 65-79 anni, sicuramente mostra un deciso miglioramento ma la copertura della popolazione è ancora agli inizi per dare indicazioni su più vasta scala. Con l’apertura, prevista per domani, del primo hub vaccinale presso la caserma Zappalà, a Lecce, si punta a dare una prima sostanziale accelerata: la stima è di arrivare a somministrare anche 800 vaccini al giorno. Si parte con gli over 80, con una parentesi prevista per domenica e lunedì riservata ai caregiver di minori con disabilità.

Leggi il report Asl 2 aprile 2021 (se utilizzate lo smartphone, il download è possibile da motore di ricerca e non direttamente dall'app di Lecceprima)

*Il report Asl, aggiornato alle 10,30 di oggi, è a cura di Fabrizio Quarta, direttore dell'Unità operativa complessa di Epidemiologia e Statistica, con la collaborazione di Angela Metallo ed elaborazione dati di Carlo Indino. Ha contribuito il gruppo di lavoro formato da Valeria Gerardi, Ornella Guida e Donato Rollo.

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