Il virus torna a correre nel Salento: in 7 giorni contagi quasi raddoppiati
Dati che tornano a preoccupare con l’ennesima impennata: si passa dai 4761 casi di una settimana fa agli 8906 odierni. In aumento anche il numero dei ricoveri e l’incidenza dell’infezione ogni 100mila abitanti
LECCE – Torna a correre il virus nel Salento e lo fa in maniera veloce con una nuova e preoccupante impennata, registrata negli ultimi sette giorni: se, fino a qualche giorno fa, la risalita dell’infezione da Sars Cov2 sembrava costante ma lenta, oggi i numeri del consueto report settimanale redatto dall’Asl di Lecce* confermano un quadro in evidente peggioramento.
Sono oltre 4100 i contagi in più registrati nella provincia di Lecce dal 25 giugno al 1 luglio, con 8906 cittadini residenti sul territorio attualmente positivi: nella precedente elaborazione, i casi erano 4761, con un aumento già evidenziato di più di 1700 unità rispetto al dato anteriore. Aumentano anche i ricoveri che, invece, una settimana fa, erano in calo: da 47 unità si passa a 73 pazienti nei reparti covid.
Tra i dati negativi, continua a manifestarsi l’aumento dell’incidenza settimanale dell’infezione: se nello scorso report, l’indice era di 476,3 casi ogni 100mila abitanti, oggi il dato passa a ben 839,1.
Nel testo, inoltre, si evidenzia la distribuzione dei casi comune per comune: ad oggi non esistono centri salentini liberi da positività, anzi, in alcune realtà, i numeri tornano preoccupanti come a Lecce e a Nardò, dove si registrano rispettivamente 1060 e 416 contagi. A Galatina sono 313 i casi rilevati al momento. Cinque i paesi con un dato di positività superiore alle 200 unità: Copertino (212), Gallipoli (216), Racale (210), Surbo (230) e Trepuzzi (205).
Per quanto riguarda le fasce d’età più colpite dai nuovi contagi, si segnalano prevalentemente quelle centrali, che vanno dai 40 ai 49 anni (1070 casi, sette giorni fa erano 571), dai 50 ai 59 (1177 casi, sette giorni fa erano 661) e dai 60 ai 69 (891 casi, sette giorni fa erano 538).
“Il report Asl è a cura di Fabrizio Quarta, direttore dell’unità operativa complessa di Epidemiologia e statistica, con la collaborazione di Angela Metallo. Elaborazione dati a cura di Carlo Indino. Hanno contribuito alla realizzazione del report Valeria Gerardi, Ornella Guida e Donato Rollo.
