rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Attualità

Lieve aumento dei casi attivi e dei posti letto occupati, ma meno decessi

Ultimo report dell'anno di Asl Lecce: dopo un mese in discesa inversione di tendenza nel rapporto tra gli esiti positivi e le persone sottoposte a test. Incrementi significativi in percentuale ad Alessano, Taviano, Carmiano, Castrignano del Capo, Veglie

LECCE - Il rapporto tra esiti positivi al Covid-19 e nuovi casi testati torna a salire in provincia di Lecce: dal 10,81 percento (consolidato) della settimana fino al 24 dicembre al 14,25 nel report di Asl Lecce* diffuso nelle scorse ore. I tamponi fatti, inclusi quelli di controllo su casi già noti, sono stati poco più di 4.200.

Dopo quattro settimane in discesa questa particolare curva, che è anche una di quelle prese maggiormente in considerazione dagli addetti ai lavori, torna dunque a salire, così come aveva fatto nei mesi di ottobre e novembre. E si tratta del rapporto più alto della cosiddetta seconda ondata. Il virus circola, in realtà non ha mai smesso di farlo, come testimonia anche in questi giorni un nuovo focolaio ad Alessano, che ha attirato, tra l'altro, l'attenzione delle forze dell'ordine - a causa di comportamenti che avrebbero violato le disposizioni in vigore - oltre che quella delle autorità sanitarie che si occupano del tracciamento e della sorveglianza dei casi. In sette giorni i casi attivi sono passati da 7 a 24 (e le verifiche sui contatti diretti sono ancora in corso).

Certo, è possibile che il periodo festivo abbia concentrato la ridotta attività di test su casi diagnostici, cioè sintomatici e dunque più probabilmente positivi, ma, in linea con quanto accade anche al di fuori del Salento, è lecito pensare che il rialzo sia dovuto a un certo allentamento del grado di rispetto del distanziamento fisico nel periodo delle festività (oggi e domani un passaggio delicato, con San Silvestro e Capodanno). D'altra parte, per misurare l'impatto delle nuove misure disposte dal giorno della Vigillia fino a quello dell'Epifania, bisogna attendere almeno la metà del prossimo mese. Non sarebbe quindi sorprendente se almeno nelle due settimane a venire si dovesse registrare una aumento della velocità dell'epidemia.

rapporto31dicembre-2

Cosa dicono gli altri parametri? Negli ospedali di Lecce e Galatina - e di San Cesario di Lecce per la lungodegenza - ci sono 98 pazienti (tre in più della scorsa settimana), di cui 11 in Rianimazione (due in meno). L'incremento complessivo dei guariti è stato pari a 461 unità, di 8 quello dei decessi (quasi la metà del dato della settimana precedente). 

Quanto alla mappa del Salento, la situazione fotografata dal report è la seguente: è di 1,8 casi ogni mille abitanti la media provinciale (come nella settimana precedente). Quasi raddoppiato, invece, il numero di comuni nei quali si registra un aumento dei casi attivi (sono 35 adesso), con variazioni percentualmente significative ad Alliste, da 10 a 17 casi; a Carmiano, da 24 a 44; a Casarano, da 52 casi a 68; a Castrignano del Capo, da 4 a 20; a Gagliano del Capo, da 6 a 15; a Parabita, da 33 a 45; a Racale, da 19 a 29; a Taviano, da 17 a 31; a Trepuzzi, da 35 a 46; a Veglie, da 20 a 30. Non sono segnalati casi a Giurdignano, Surano, Giuggianello, Castrignano de' Greci, Cannole, Zollino.

Scarica il Report Asl 31 dicembre

*Il report di Asl Lecce è a cura di Fabrizio Quarta, direttore dell'Unità operativa complessa di Epidemiologia e Statistica, con la collaborazione di Angela Metallo e di Carlo Indino.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lieve aumento dei casi attivi e dei posti letto occupati, ma meno decessi

LeccePrima è in caricamento