Rete fognaria bloccata, “allertati” anche Draghi e Comunità Europea
Dopo il voto unanime in consiglio comunale il documento posto all’attenzione del Governo e della commissione europea. “Attivare subito depuratore e fogna"
PORTO CESAREO - Dopo l’interrogazione parlamentare e il voto unanime espresso nell’ultimo consiglio comunale sulla spinosa questione del completamento della rete fognaria ed all’attivazione del nuovo impianto di depurazione di Porto Cesareo, del suo collettamento alla rete fognaria di Nardò, ed alla richiesta di deroga per lo scarico a mare delle acque reflue depurate, l’amministrazione comunale del sindaco Silvia Tarantino non intende frenare il pressing istituzionale. E così il deliberato dell’assise, corredato da una nota illustrativa sottoscritta dal primo cittadino e dall’assessore all’Urbanistica, Eugenio Sambati, a nome e per conto dell’intera comunità cesarina, è stato riproposto alle valutazioni delle massime autorità governative.
La missiva, con le sue sollecitazioni sulla battaglia di civiltà intrapresa dalla comunità salentina per lo sblocco della questione inerente l’attivazione del depuratore e il contestuale completamento delle rete fognaria, è stata così posta all’attenzione di diversi personalità istituzionali tra cui anche il presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e il presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen.
“L’immediata attivazione della rete fognaria è una questione di vitale importanza perla nostra comunità e per il nostro territorio luogo turistico d’eccellenza e fiore all’occhiello del Salento e della Regione Puglia” sollecita la nota partita dalla sede municipale di via Petraroli, “tale evento costituirebbe un ulteriore tassello che consentirebbe a questa giovane comunità di avviare un più vigoroso percorso di crescita economico e sociale, atteso ormai da troppi anni”.
“Nell’ottica del dialogo, della collaborazione e del reciproco sostegno tra le istituzioni, tutto il consiglio comunale di Porto Cesareo ha chiesto e invocato il sostegno delle istituzioni europee, nazionali, regionali e locali per la rapida soluzione dell’intera vicenda e per l’avvio, dopo decenni, della rete fognaria. Resta forte in noi” concludono gli amministratori cesarini, “il convincimento che anche le istituzioni interpellate vorranno condividere il contenuto del suddetto deliberato nelle forme e nei modi che riterranno più idonee sostenendo e rafforzando il percorso di crescita di un’intera comunità e di uno splendido territorio, per anni additato, a volte ingiustamente, come terra dell’abusivismo e dell’illegalità”.
La missiva è sta indirizzata tra gli altri anche al ministro della Transizione ecologica, Cingolani, ai parlamentari italiani ed europei, al presidente della Regione, Emiliano, al presidente della provincia, Minerva, al prefetto, ai consiglieri regionali e provinciali, all’unione dei Comuni e al commissario straordinario per le procedure di infrazione dei sistemi di raccolta e depurazione delle acque civili.