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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Il ricordo della vittime del Covid. Nel Salento il 40 percento sotto gli 80 anni

Colpita soprattutto la popolazione molto anziana, ma non solo. La commemorazione è stata appena istituita in via ufficiale: davanti al Comune suona il Silenzio d'ordinanza, alla presenza di prefetto e arcivescovo

LECCE – Ricorre oggi la prima Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid (nel pomeriggio di ieri il via libera del Senato): in provincia di Lecce secondo i dati dell'ultimo report di Asl (12 marzo), sono stati 359 i decessi per complicanze da infezione dall’inizio della pandemia, ma il dato esatto arriverà domani con l'aggiornamento settimanale. La letalità, al 2,5 percento (appena inferiore alla media regionale) investe soprattutto gli anziani: poco meno del 60 percento aveva più di 80 anni, mentre il 27 percento rientra nella fascia compresa tra i 70 e i 79.  

Il sindaco del capoluogo, Carlo Salvemini, insieme al prefetto, Maria Rosa Trio e all’arcivescovo, Michele Seccia, ha osservato un minuto di silenzio davanti all’ingresso di Palazzo Carafa dove è stata collocata per il restauro – da tempo terminato – la statua del patrono della città, Sant’Oronzo. Uno dei componenti Gran Concerto Bandistico Città di Lecce "Nino Farì" ha suonato le note del Silenzio d’ordinanza, mentre le bandiere al primo piano della sede comunale sventolavano a mezz’asta (il video).

L’occasione è stata propizia per chiedere al primo cittadino una valutazione della fase in corso. I casi attuali confermati sul territorio urbano sono poco meno di 450 (quasi lo 0.5 percento della popolazione residente): “Abbiamo avuto un andamento fino a un poco di tempo fa, sia come provincia sia come città, abbastanza incoraggiante rispetto alla media regionale e nazionale - ha risposto Salvemini -. Questo ci ha forse convinto di essere dentro una bolla protettiva che ci mettesse al riparo da qualunque pericolo. Invece, complice sicuramente l’arrivo della variante inglese, si è alterato il quadro epidemico, con l’innesco di focolai anche piuttosto diffusi e ha modificato anche il quadro anagrafico della popolazione coinvolta, con il coinvolgimento di molti giovani e questo ha fatto sì che il numero dei casi aumentasse esponenzialmente. Fino a pochi giorni fa eravamo la provincia pugliese con il maggiore tasso di crescita, purtroppo i numeri continuano ad aumentare e questo ha imposto l’adozione di provvedimenti, su base regionale, inevitabili perché diversamente saremmo arrivati a soglie di incidenza di nuovi positivi ogni centomila abitanti ben oltre i 300, quindi con significative complicazioni in termini di tenuta del sistema ospedaliero. A tutti i leccesi e salentini chiedo di affrontare quest’ultimo tornante con un supplemento di impegno, di tenacia, di resistenza consapevoli tutti di essere stanchi, però è ragionevole pensare che quando avremo alle spalle questo ultimo miglio la discesa sarà più dolce e ci consentirà di respirare”.

In giunta intanto, l’amministrazione comunale, rastrellando sul fondo del bilancio, ha recuperato la somma di 150mila euro per i buoni spesa alimentari, nell’attesa che dal governo – come accaduto nelle fasi precedenti – vengano liberate ulteriori somme per finanziare l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione”.

Il prefetto di Lecce, Maria Rosa Trio, ha rivolto un appello alla cittadinanza di tutta la provincia: “Ringrazio il sindaco per avermi invitato a partecipare a questo momento di raccoglimento. Voglio cogliere l’occasione per richiamare tutti i cittadini al rispetto delle regole: anche se siamo in zona rossa, c’è chi cerca di approfittare di certe situazioni. I controlli ci sono, il momento è molto difficile e dobbiamo superarlo tutti insieme con senso di responsabilità. Speriamo di ripartire subito con la vaccinazione: mi auguro che tutti, quando arriverà il proprio turno, facciano il vaccino. Io stessa quando toccherà a me, lo farò con tutto il personale dell’amministrazione civile della prefettura e della questura”.

Guarda il video: sulle note del Silenzio d'ordinanza

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