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Giovedì, 28 Marzo 2024
Corteo partito da Porta Napoli

La ricorrenza del conflitto russo-ucraino: manifestazione per il disarmo in piazza

Questa mattina a Lecce l’iniziativa promossa dalla Rete Salento per la Pace con la partecipazione di cittadini, artisti e attivisti. Ribadita la necessità di “smarcarsi dalla via dell’escalation militare”. Documento a favore dei portuali genovesi

LECCE - Ad un anno esatto dell’attività bellica nel territorio ucraino questa mattina a Lecce una nuova manifestazione per il disarmo con artisti, giovani e attivisti in piazza mobilitati contro la guerra. Una iniziativa promossa dalla Rete Salento per la Pace.   

Ad un anno dall’inizio del terribile conflitto che insanguina il cuore dell’Europa, aderendo all’appello di Europe for Peace e nell'ambito della mobilitazione della Rete dei comitati per la pace di Puglia, la Rete Salento per la Pace ha attraversato il centro di Lecce, da Porta Napoli a Piazza Sant’Oronzo, per ribadire il proprio no alla guerra come prassi e chiedere a gran voce ai rappresentanti politici in Italia e in Europa di smarcarsi dalla via dell’escalation militare.

“È tempo di scegliere da che parte stare. E’ tempo di far sentire la nostra voce”, l’abbrivio che ha spinto diversi cittadini, associazioni, attivisti e artisti a scendere in piazza nel capoluogo salentino per il disarmo e per sollecitare l’apertura di una via diplomatica alla risoluzione del conflitto russo-ucraino.

Manifestazione contro il disarmo a Lecce

Il corteo, partito da Porta Napoli, ha raggiunto piazza Sant’Oronzo dove si è tenuto un presidio animato da messaggi e performance contro la guerra, grazie a una folta rosa di musicisti, attori, poeti che hanno aderito alla mobilitazione della Rete, donando il proprio contributo artistico alla causa della pace e del disarmo.

In apertura è stato letto un documento della Rete Salento per la Pace a sostegno anche dei portuali di Genova che da tempo combattono contro le operazioni di carico-scarico di armi e dispositivi militari di navi dirette nelle zone devastate dalla guerra.

Nell’ambito della manifestazione è intervenuto anche il musicista russo Nikolay Oleynikov in rappresentanza del gruppo Arkady Kots, che da anni si oppone al regime di Putin e che dopo l’annuncio della mobilitazione per la guerra ha lasciato il suo Paese.

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