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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Scorrano

Antenna per un gestore di telefonia mobile: stop provvisorio ai lavori

Decreto monocratico del presidente della sede leccese del Tar dopo il ricorso di un gruppo di cittadini di Scorrano, non convinti della localizzazione del dispositivo

SCORRANO - I lavori di installazione di una antenna radio per la telefonia mobile (Iliad) restano al momento in stand-by. Lo ha deciso con un decreto monocratico, Antonio Pasca, presidente della prima sezione del Tar Puglia, sede di Lecce, accogliendo la richiesta di sospensione cautelare degli effetti dell'autorizzazione concessa dal Comune di Scorrano in base all'istituto del silenzio assenso. Del merito della vicenda si discuterà in sede collegiale nell'udienza fissata per l'8 settembre. 

Il ricorso è stato presentato da un gruppo di cittadini, rappresentati in giudizio dall'avvocato Giovanni Baldassarre, a valle di una raccolta firme che ha sfiorato le 900 adesioni. Con essa i residenti chiedevano un esame della pratica e una diversa collocazione dell'antenna: la localizzazione originaria, infatti, in via Abate è considerata inadeguata sia perché la zona interessata è tipizzata come verde pubblico, sia per la vicinanza al convento degli Agostiniani. La mobilitazione civica è iniziata dopo che, a gennaio, era stata pubblicata sull'albo pretorio municipale la richiesta di realizzazione della stazione radio.

I rappresentanti dei firmatari hanno presentato una richiesta di accesso agli atti ricevendo, a mo' di riscontro, una comunicazione verbale secondo la quale, non essendoci stata istruttoria, la pratica deve essere considerata perfezionata in base al silenzio assenso dell'amministrazione. Questa risposta non ha convinto i cittadini che hanno dunque deciso di cercare una risposta più esauriente dalla giustizia amministrativa. 

Il presidente Pasca, da parte sua, ha ravvisato la possibilità concreta che ci siano ragioni fondate alla base del ricorso - il cosidetto fumus bonis iuris - specificando che soprattutto l'aspetto della conformità edilizia e urbanistica e quello dell'assenza del parere dell'Agenzia regionale per l'ambiente necessitano di approfondimento. 

Il consigliere regionale Mario Pendinelli, che si è schierato con i cittadini, bacchetta l'amministrazione di Scorrano: “Ovviamente in questo momento nessuna considerazione di carattere tecnico ed amministrativo. Ma spiace che il Comune non abbia avvertito la necessità di rispondere a 890 cittadini con un’istruttoria precisa dell’istanza che avrebbe potuto evitare tale situazione. Spiace, soprattutto, che non sia stata valutata l’importanza di salvaguardare il rapporto tra istituzione e comunità cittadina che, a prescindere dalla valutazione finale sul progetto, il Comune avrebbe salvato con una interlocuzione esaustiva”.

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