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Tampone positivo per tre di loro / Gallipoli

Rischio coma etilico e ragazzi positivi al Covid: tornano le notti roventi per il 118

Dopo due anni di pandemia sembra di rivivere uno scenario estivo “pericoloso” come qualche stagione addietro. La notte scorsa almeno venti chiamate e corsa delle ambulanze nel Gallipolino per ragazzi, anche minori, in forte stato di ebbrezza

LECCE – La stagione rovente e le corse notturne dopo decine di chiamate alla sala operativa  dalle località turistiche per malori e ragazzi svenuti e in forte stato di alterazione alcolica: l’emergenza per gli operatori del 118 continua senza sosta.

E i primi dati, molto parziali, ma confermati dal personale che ha staccato dai turni notturni poche ore addietro, fotografano una situazione che fa rivivere le situazioni di emergenza di alcuni anni addietro e calmierate solo dalle ultime due stagioni che hanno “frenato” gli eccessi in relazione alle restrizioni, anche in vacanza, dettate dalla pandemia.              

E’ stata una notte alquanto movimentate e di ambulanze con lampeggianti e sirene accese, in processione continua, quella tra venerdì e sabato. Diversi gli interventi (a memoria gli operatori ne constano almeno una ventina), rivenienti tutte dalla zona del Gallipolino e della Baia Verde, per il soccorso di giovanissimi, tra turisti e autoctoni, tra cui più di qualche minorenne, tutti in preda ai fumi dell’alcol e a malori connessi, dopo le esuberanze consumate all'estrerno o in qualche locale della movida salentina.

Ambulanze e personale sanitario hanno raggiunto in particolare la zona della marina della Baia Verde e la litoranea a sud di Gallipoli (ma alcune chiamate sono giunte anche da altre zone anche sul versante Adriatico) dove almeno una ventina sono stati, come detto, gli interventi richiesti per ragazzi e ragazze che hanno rischiato di finire in coma etilico.

E purtroppo, in almeno tre occasioni, la situazione si è ulteriormente complicata in quanto tre dei giovani soccorsi, durante il trasporto verso il nosocomio gallipolino (che non è presidio Covid), sono risultati positivi al tampone.

Da qui la virata delle ambulanze verso il "Fazzi" di Lecce, già alle prese con il problema delle lunghe code dei mezzi di soccorso all’ingresso del pronto soccorso e dello “sbarellamento” ingolfato dei pazienti trasportati.

“Purtroppo dopo due estati di pandemia, sembra che non sia cambiato nulla e siamo già ritornati ad una situazione al limite con diverse chiamate di emergenza per ragazzi e ragazze in forte stato di ebbrezza e a rischio coma etilico” lamentano alcuni operatori del 118 contattati, “l’altra notte almeno 20 le chiamate giunte dalle località turistiche, molte dalla zona di Gallipoli, e fuori dai locali e discoteche e durante il trasporto in ospedale all’arrivo in pronto soccorso alcuni di loro sono risultati anche positivi al Covid. Siamo in continua emergenza e ci vorrebbe una maggiore responsabilità sociale, molti dei ragazzi che andiamo a soccorrere, completamente ubriachi, sono per altro minorenni”.

Una nuova situazione al limite che si riverbera nell’estate salentina e che mette a dura prova anche l’apparto di emergenza del 118, già alle prese con interventi giornalieri a getto continuo per malori, incidenti e complicanze Covid. E con criticità anche strutturali per le “emorragie” del personale o anche gli imprevisti delle ultime ore nelle postazioni di Casarano, Ugento e Otranto bloccate anche per alcuni mezzi di soccorso in avaria.

Ma nonostante tutto si continua a correre, per arrivare sempre in tempo, dove possibile, e per salvare una vita (come nel caso della bimba di sette mesi di Taurisano).     

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