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Sale gioco chiuse e centinaia di posti di lavoro in bilico: è protesta

Mercoledì 12 maggio scatterà la mobilitazione di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per denunciare la situazione drammatica di un intero settore ormai fermo da ottobre dello scorso anno

LECCE – Un settore in agonia ormai da 7 mesi; centinaia di posti di lavoro in bilico nel Salento:  Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil lanciano un segnale di allerta, alle istituzioni, per salvare il comparto del gioco legale.

La drammatica situazione in cui versano gli operatori sarà portata all'attenzione dell'opinione pubblica mercoledì 12 maggio in occasione della mobilitazione nazionale indetta dai sindacati di categoria.

Nel Salento l'appuntamento era stato fissato alle 9.30 davanti alla sede della prefettura di Lecce, poi, però, questo pomeriggio, i sindacati hanno modficato il luogo: la sede della Prefettura sarà quella di Brindisi e il sit-in si terrà dalle ore 10 alle 12.  La delegazione di lavoratori della provincia di Lecce sarà quindi presente a Brindisi. 

.Le motivazioni alla base della protesta risalgono alla chiusura, imposta dal mese di ottobre 2020 in virtù della pandemia, di sale Bingo, scommesse e gaming. E ancora oggi non si hanno notizie riguardo a una possibile ripresa delle attività.

“Il comparto occupa 150mila addetti della distribuzione specializzata del gioco legale in tutta Italia. Anche nella nostra provincia – spiegano i due segretari Emanuele Sozzo e Antonio Palermo - sono centinaia i lavoratori del comparto che rischiano di non avere più in futuro. Molti di questi sono lavoratori dipendenti occupati presso le sale gioco, le sale bingo (circa 70 gli addetti a Lecce), le sale scommesse, oltre a tutti i lavoratori dell’indotto commerciale”.

“Le norme emanate dal governo Conte, e ora dal governo Draghi, che stanno definitivamente compromettendo l’occupazione di un intero settore produttivo - proseguono i due sindacalisti -, sembrano più di tipo etico-morale che sanitario; i protocolli, importanti strumenti sanitari e di sicurezza per i lavoratori e per i fruitori di gioco legale, che le parti sindacali a livello nazionale hanno sottoscritto con le controparti, nonché gli avvisi comuni sottoscritti tra le parti sociali e inviati al governo, richiamano l’attenzione della politica e delle istituzioni sul comparto, che al pari di altri settori, come ad esempio la ristorazione, deve vedere la riapertura in totale sicurezza”.

“Inoltre – denunciano loro - con i luoghi di gioco legale chiusi si sta sviluppando un sistema occulto di gioco che è difficilmente rintracciabile e sta spostando l’attenzione dei fruitori fuori dalle sale”.

Nella convinzione che i lavoratori debbano avere pari dignità e trattamento dalle istituzioni, rispetto all’intero mondo del lavoro, mercoledì 12 maggio ci saranno manifestazioni in contemporanea davanti alle Prefetture e alle sedi del Consiglio e della Giunta regionale di tutta Italia, al fine di sensibilizzare le istituzioni sul grave problema occupazionale che purtroppo si sta profilando all’orizzonte, se non si prenderanno decisioni sulla riapertura del settore.
 

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