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Al netto del Covid anche le morti bianche non diminuiscono

Sempre di più gli infortuni sul lavoro: vertice con prefetto e sindacati sulla sicurezza

Dopo l’analisi degli ultimi dati relativi allo scorso anno, considerati allarmanti, le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato la convocazione dell’Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro. In lieve aumento anche le malattie professionali

LECCE – I rendiconto della cronaca dell’anno appena trascorso avevano tracciato già una sottile quanto preoccupante linee rossa. Ora i dati ufficiali, resi noti in questi giorni dall'Inail, hanno fornito un quadro a dir poco allarmante: nei primi undici mesi del 2022 è stato certificato che le denunce d'infortunio sul lavoro sono aumentate del 29,8 percento rispetto allo stesso periodo del 2021.

Così come risultano in aumento, nell’ordine del 9,7 percento, anche le patologie di origine professionale denunciate. Indicatori poco rassicuranti che hanno spinto le organizzazioni sindacali territoriali di Cgil, Cisl e Uil a chiedere al prefetto di Lecce, Luca Rotondi, la convocazione dell'Osservatorio provinciale sulla sicurezza sul lavoro che è stato istituito con il protocollo d'intesa sancito il 5 maggio dello scorso anno.

“Nell'odierno incontro come Cgil, Cisl e Uil abbiamo reso al prefetto la più completa disponibilità a partecipare al processo che vuole contribuire a generare cultura del lavoro, del buon lavoro e della sicurezza” commentano in una nota congiunta i tre segretari provinciali Valentina Fragassi, Addolorata Chirizzi e Mauro Fioretti, “tutto ciò è fondamentale per mettere in moto la macchina della vigilanza, dei controlli e quindi della repressione, dove necessaria, e per individuare le strategie d'intervento territoriale nonché la relativa attuazione. Fondamentale risulta essere l'approfondimento ai tavoli di settore, con particolare riferimento a edilizia, agricoltura, terziario, così come pure i percorsi d'informazione e formazione. Il tutto in linea con l’importante lavoro in corso a livello nazionale avente quale obiettivo  la condivisione di un Patto per la sicurezza sul lavoro”.

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E non sembra migliorare il quadro all’orizzonte: infatti, l'unico dato che da una lettura superficiale risulterebbe in calo è quello relativo alle denunce con esito mortale, in diminuzione del 9,9 per cento. Tuttavia, è stato chiario, che se vengono certificati i soli casi tradizionali di decesso, depurati dall'incidenza del Covid - che com'è noto è stato equiparato ad infortunio - le morti sul lavoro non solo non sono in diminuzione, ma in aumento. Questo rappresenta un altro dato particolarmente grave per un territorio come il Salento che si è collocato, lo scorso anno, al settimo posto della triste classifica nazionale che misura l'incidenza delle morti bianche rispetto al numero degli occupati.

“Come organizzazioni sindacali consideriamo la prevenzione una strategia centrale per la riduzione di infortuni e malattie professionali” concludono i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, “basata su una diffusione specifica e mirata della formazione e sul coinvolgimento partecipato di chi rappresenta il lavoro a tutti i livelli e, in quest'ottica, fondamentale è il ruolo svolto dalla bilateralità territoriale, le cui azioni andrebbero sostenute e valorizzate dalle istituzioni. Riteniamo, altresì, decisivo incentivare il processo di digitalizzazione e innovazione tecnologica al servizio di banche dati funzionali al monitoraggio e valutazione dei processi”.

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Gli interventi "guidati" dalla prefettura

Tra gli interventi concreti da porre in essere con il supporto della prefettura è stato condiviso il rilancio della banca dati Sisten, avviata da Ance, Fsc Lecce e sindacati, quale strumento di conoscenza dei dati sui cantieri aperti al fine di combattere l’elusione delle norme a tutela della sicurezza sul lavoro.

Sempre in ambito edilizio, si è ritenuto utile l’impulso al progetto “Bollino sicurezza dei cantieri”, cofinanziato da Inail, a cui possono aderire le imprese volontariamente, dimostrando così una particolare sensibilità per la tutela dei lavoratori.

Nel settore agricolo, dove la parcellizzazione dei terreni di coltura e il carattere della stagionalità rendono più difficili i controlli, è stata sottolineata l’opportunità d'implementare le attività ispettive congiunte e di sostenere l’attuazione di obblighi di legge quali la vaccinazione antitetanica dei lavoratori, da intercettare attraverso le imprese.

Le Istituzioni competenti e le organizzazioni sindacali hanno assicurato la disponibilità a partecipare a iniziative volte a sottolineare l’importanza della cultura della sicurezza, in un’opera di prevenzione che si avvalga non soltanto della funzione di vigilanza nei luoghi di lavoro, ma anche di percorsi formativi in ambito scolastico volti all’acquisizione delle competenze trasversali e all’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro).

Tra i settori ai quali dedicare un apposito focus, sono stati individuati anche l’ambito agricolo e il comparto del turismo, su cui si è ritenuto necessario incidere tanto sugli imprenditori in fase di avvio dell’azienda, quanto sugli operatori.

Sarà necessario, in ogni caso, far convergere con unità di azioni e obiettivi le proposte in fase di attuazione, valorizzando la capacità di sintesi degli enti bilaterali e le collaborazioni degli ordini professionali.

“La sicurezza sui luoghi di lavoro” ha spiegato il prefetto Rotondi, "rappresenta una priorità ed una premessa indispensabile per il pieno sviluppo della persona, come ricorda la nostra Costituzione. Intorno a questa esigenza è necessario mobilitare un fronte unitario e sinergico di tutela, composto da Istituzioni, società civile e componenti sociali ed economiche, nell’ottica di migliorare le condizioni produttive e combattere con forza l’incalcolabile danno sociale connesso alle morti sul lavoro. Ringrazio i presenti per la disponibilità al dialogo ed alla collaborazione e sono convinto che, grazie all’intesa raggiunta, potranno essere avviati proficui percorsi di valorizzazione, anche tra i giovani, della cultura della legalità e della prevenzione”.

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