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Mercoledì, 24 Aprile 2024
L'impegno dell’assessore Foresio

Serrande chiuse e panche vuote. “Settelacquare, mercato sempre in agonia”

Il presidente de “La Tettoia”, De Gaetano, lancia l’ennesimo grido dall’allarme sulla situazione di crisi delle vendite e sulla desertificazione dell’area del mercato coperto. Claai Puglia al fianco dei commercianti per cogliere nuove opportunità di rilancio

LECCE - Desolazione e sconforto tornano ad addensarsi nei meandri del mercato coperto di Settelacquare dove più o meno la metà dei box commerciali esibiscono mestamente le serrande abbassate e dove i banchetti destinati alla vendita  dei prodotti ortofrutticoli sono anch’essi in larga parte vuoti.

Il problema della “desertificazione” economica e commerciale della struttura si riaffaccia in tutta la sua drammaticità, trascinandosi in realtà da ormai 24 lunghi anni da quando cioè, in quei locali, vennero decentrati gli operatori dell’ex capannone “sconcio” di piazza Libertini.             

“Il mercato coperto di Settelacquare sta inesorabilmente scomparendo nell’indifferenza delle Istituzioni” il grido dall’allarme lanciato ancora una volta dal presidente dell’associazione “La Tettoria”, Pino De Gaetano, referente storico del sodalizio che raggruppa gran parte dei commercianti di quel mercato.

“Qui ci sono sempre state attività tramandate di generazione in generazione, di padre in figlio. Ora questa catena, purtroppo, si sta spezzando. E nessuno fa nulla” lamenta De Gaetano, “tante le serrande abbassate e le panche vuote. Sono sempre di più e noi, che continuiamo a resistere, siamo sempre meno”.

Più di un mese fa gli operatori hanno avuto un incontro anche con l’assessore comunale Paolo Foresio. “Abbiamo anche fatto qualche nostra proposta” spiega il presidente de La Tettoia, “come quella di allargare ad altri settori merceologici. Si potrebbe provare a far venire qui alcuni commercianti dell’abbigliamento, delle scarpe, che espongono al mercato bisettimanale. Così come aprire all’enogastronomia, per rendere più vivo e attrattivo Settelacquare. Chi viene qui, potrebbe fare la spesa, ma anche mangiare un panino o un piatto tipico. Ma purtroppo sino ad ora non è cambiato nulla”.

L’associazione “La Tettoia” ha anche proposto di destinare qualche box, ora chiuso, ad uffici comunali distaccati, in modo che a Settelacquare si possa andare anche per sbrigare pratiche burocratiche o per ritirare certificati anagrafici.

“Una volta qui c’era anche una postazione dei vigili urbani” rammenta ancora De Gaetano, “ma ormai anche loro si vedono solo per fare le multe alle auto dei clienti, parcheggiate fuori. E questo scoraggia ancora di più a venire da noi. In molte città, come Firenze e Ravenna, i mercati sono dei luoghi vivi, vissuti da tante persone, compresi i turisti. Ma questa struttura, che nel corso degli anni è costata oltre un milione di euro ed era di fatto realizzata come palestra poi adattata a sede mercatale, andrebbe quantomeno migliorata. Noi non sappiamo più a che santo rivolgerci.

Box e banchi vuoti nel mercato di Settelacquare

“Qui, purtroppo non c’è futuro” conclude De Gaetano, “la mia attività, con me, è alla terza generazione. Ma io, sinceramente non me la sento proprio, in questa situazione di abbandono, degrado ed incertezza, di tramandarla ai miei figli. Dopo 18 anni, ci mandarono via dal capannone sconcio di piazza Libertini, nel 1998, quand’era sindaco Adriana Poli Bortone perché quella struttura non era in regola. E allora pagavamo 70 lire a metro quadro. Ora addirittura vorrebbero portare il nostro canone a 45 euro a metro quadro”.

“Anche qui doveva essere una destinazione provvisoria, ma ormai ci stiamo da oltre 24 anni. E le problematiche sono diventate più o meno le stesse: dalle coperture dei box agli scarichi dell’acqua non c’è niente a norma”.

In campo anche la Claai Puglia

Al fianco dei commercianti di Settelacquare si schiera anche le sezioni provinciali e regionali di  Claai Puglia, la confederazione delle libere associazioni artigiane italiane.

“La nostra associazione è da sempre impegnata per la salvaguardia delle tradizioni e delle botteghe, che sono un caposaldo dell’economia del territorio” spiega il segretario regionale Sergio Vitulano, “il mercato, inoltre, deve rappresentare un cuore pulsante economico e sociale, un presidio per lo scambio di relazioni e per l’incontro tra persone. Noi siamo stati accanto ai commercianti del mercato coperto di Lecce, con uno striscione, già da dicembre 2020, quando in piena pandemia si riscontravano i primi effetti negativi sulle vendite”.

Eppure qualche opportunità per avviare politiche di rilancio sarebbero anche a portata di mano. Nello scorso mese di luglio, ad esempio, la Regione Puglia ha pubblicato un bando per il riconoscimento delle attività storiche e di tradizione. Possono presentare manifestazione d’interesse i soggetti previsti nell’articolo 2 della legge regionale numero 30 del 2021.

“Spiace che la politica locale non riesca a dare una mano a queste attività” conclude Vitulano, “ noi da parte nostra  grazie al centro assistenza tecnica sull'artigianato, autorizzato con una recente delibera regionale dell’ottobre scorso, siamo pronti a farci promotori delle istanze delle imprese salentine e pugliesi per avviare iniziative di rilancio”.

Foresio: “L’impegno del Comune non manca”

Sulla vicenda anche l'assessore alle Attività produttive, Paolo Foresio, ha inteso fare alcune puntualizzazioni sui rilievi posti dalle associazioni di riferimento dei commercianti del mercato coperto leccese.

“Sono ben consapevole dei problemi di spopolamento che affliggono le postazioni del mercato di Settelacquare, problemi che riguardano i mercati rionali di moltissime città italiane per una serie di motivi legati ai cambiamenti degli ultimi anni” spiega l’assessore comunale, “per questo con gli uffici stiamo valutando l’allargamento ad altre categorie merceologiche”.

“Respingo con forza, invece, l'accusa che l'amministrazione comunale abbia lasciato nell'abbandono e nel degrado la struttura” replica Foresio, “ ricordo a chi forse fa finta di averlo già dimenticato che, intercettando un finanziamento regionale, abbiamo realizzato un nuovo impianto idrico antincendio, rifatto l'impianto elettrico e rete di terra e avviato una manutenzione straordinaria che ha previsto anche la revisione di parte della copertura, spesso oggetto di infiltrazioni di acqua piovana. Altri interventi di manutenzione sono stati programmati e partiranno presto”.

“Voglio ricordare che quella struttura prefabbricata è nata per essere temporanea, sarebbe dovuta restare lì per poco tempo invece è utilizzata da più di 20 anni, per cui è ovvio che la sua manutenzione è assai complicata” puntualizza ancora l’assessore alle Attività produttive, “mi preme, poi, aggiungere che sul modello del mercato come luogo vivo e vissuto il nostro impegno c'è già”.

“Abbiamo incluso negli ultimi anni i mercati, per esempio, nel programma di Natale organizzando alcune attività di animazione, ma anche qui serve uno sforzo in più da parte di tutti, operatori inclusi. Ribadisco, quindi, come già detto ai commercianti in occasione dei nostri incontri, che la volontà di rilancio delle aree mercatali è un obiettivo dell'amministrazione, reso meno semplice dalla mancanza di risorsem, ma non siamo per questo meno determinati a perseguirlo”.

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