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Shoah e profughi ebrei a Santa Maria, donate al Comune le foto della “memoria”

Formalizzata la consegna dei quaranta pannelli fotografici dell'associazione pro murales che testimoniano la presenza dei profughi ebrei nella marina di Nardò tra il 1944 e il 1947

NARDO' - La Giornata della Memoria e del ricordo del 2020 in quel di Nardò si riempie di nuovi significati particolari. E’ stata infatti formalizzata in questi giorni la donazione al Comune, da parte dell'Associazione pro murales ebraici (Apme), delle fotografie che testimoniano la presenza dei profughi ebrei a Santa Maria al Bagno nel periodo tra il 1944 e il 1947, all'indomani della Seconda guerra mondiale. Si tratta dei 40 pannelli che costituirono una mostra fotografica realizzata in occasione di un seminario di studi nel 2004 e che sono attualmente esposti in un sala del Museo della Memoria e dell’Accoglienza della marina neretina.

Le opere fotografiche sono testimonianze eloquenti, pazientemente raccolte e custodite dal presidente dell’associazione pro murales ebraici, Paolo Pisacane, di un periodo storico a cui la città di Nardò e la comunità neretina sono simbolicamente e intimamente legati. In quegli anni un campo di accoglienza a Santa Maria al Bagno ospitò infatti gli ebrei liberati dai campi di sterminio e in viaggio verso il nascente Stato di Israele. Una pagina esemplare di solidarietà, evidenziano da Palazzo Personè in una nota, che ha consentito alla città di fregiarsi nel 2005 della medaglia d'oro al merito civile conferita dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

La scrittura privata per la consegna formale dei quaranta pannelli è stata siglata giovedì scorso dal sindaco Pippi Mellone e dal presidente di Apme, Paolo Pisacane, e segue l’indirizzo della delibera con cui il consiglio comunale, il 29 novembre del 2018, accettò tale donazione. “Queste foto hanno un grande valore culturale e morale oltre che un interesse storico particolarmente significativo” spiega l’assessore con delega specifica ai musei, Mino Natalizio, “di questi preziosi pannelli, come di tante altre testimonianze degli anni dell’accoglienza dei profughi ebrei a Santa Maria, siamo sempre enormemente grati a Paolo Pisacane e all’associazione”.  A corredo un commento anche dl’assessore alla Cultura, Ettore Tollemeto che rammenta come “l’associazione pro murales ebraici     e Paolo Pisacane sono i custodi di  una vicenda storica che fa onore alla città e ai neretini. Queste immagini trasferiscono un’idea diversa della Shoah, in contrasto all’orrore dei campi di sterminio, una sensazione di speranza, che era quella dei tanti profughi che a casa nostra trovarono un po’ di pace”.

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