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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sicurezza e tutela della salute in carcere, tour di Capone e garante dei detenuti

La presidente del consiglio regionale ha guidato una delegazione in visita presso gli istituti penitenziari di Lecce e Brindisi. A Borgo San Nicola anche Antigone e il sindaco Salvemini

LECCE - Una nuova interlocuzione e nuove sinergie per cercare di intervenire al meglio e innalzare i livelli di sicurezza, vivibilità e soprattutto di tutela della salute delle detenute e dei detenuti delle carceri pugliesi. Partendo da questo obiettivo prioritario la presidente del consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, e il garante regionale dei detenuti, Pietro Rossi, hanno avvito il tour di ricognizione partendo dalla visita odierna effettuata presso gli istituti penitenziari di Lecce e Brindisi. 

Successivamente le visite si estenderanno a tutti gli undici istituti pugliesi e sarà insediato un tavolo regionale alla presenza dei direttori dei penitenziari, del provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria Giuseppe Martone, dell’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, del direttore del dipartimento regionale promozione della salute, Vito Montanaro e dei direttori generali delle Asl pugliesi.

Presso la strutture detentiva di Borgo San Nicola, nella stessa mattinata di oggi, si è svolta la concomitante visita di Antigone Puglia, con la partecipazione del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini. Sono state visitate la sezione femminile e il reparto Alta Sicurezza. La visita è stata preceduta da un incontro con la direttrice ed il comandante della polizia penitenziaria, alla presenza dello stesso primo cittadino che ha potuto essere aggiornato sulle problematiche più urgenti.  

“Tra tutti i diritti che abbiamo il dovere di tutelare” ha spiegato Loredana Capone, “quello più importante è certamente il diritto alla salute. Nella vita di tutti i giorni, sui luoghi di lavoro, all’interno dei nostri ospedali, nelle residenze che si prendono cura dei nostri anziani, e nelle carceri. Non c’è chi ha più diritto e chi meno, è una questione di equità e di dignità della vita, e le detenute e i detenuti hanno gli stessi diritti dei cittadini liberi. Ecco perché è fondamentale lavorare sulle condizioni dei detenuti e dare sostegno alle famiglie con l’obiettivo di eliminare, o quanto meno ridurre il più possibile, quei confini in cui ad oggi, purtroppo, vi è ancora una reale sospensione della nostra Costituzione. Per questa ragione” aggiunge la presidente dell’assise regionale, “con il garante regionale dei diritti di detenuti, Pietro Rossi, abbiamo deciso di incontrare i direttori delle carceri pugliesi, accogliere le loro perplessità, le emergenze, per capire insieme come e cosa si può migliorare”.

Un monitoraggio partito questa mattina dalla casa circondariale di Lecce dove si è svolto l’incontro con la direttrice, Rita Russo, il comandante Riccardo Secci, la presidente dell’associazione Antigone, Mariapia Scarciglia, la garante comunale, Maria Mancarella. La visita è proseguita poi presso la struttura di Brindisi con il confronto con la direttrice, Maria Teresa Susca.

“È evidente il grande lavoro svolto, la competenza, la dedizione, l’impegno a garantire ai detenuti la dignità che meritano” evidenzia ancora Loredana Capone, “senza mai dimenticare l’importanza di offrire loro occasioni di rinascita, dai laboratori di scrittura creativa e di teatro a quelli per le mamme detenute che vogliono provare a mantenere vivo il legame con i propri figli anche se saranno costretti alla distanza per chissà quanto tempo. Questa pandemia ci ha fatto riscoprire il valore dello spazioe per chi vive una condizione di limitazione è fondamentate avere luoghi per la socializzazione o fare due passi. Delle donne e degli uomini che stamattina ho avuto il piacere di incontrare” prosegue la presidente Capone, “mi ha colpito e appassionato la loro tenacia, la determinazione, la cura nel considerare tutti quei dettagli importantissimi che inevitabilmente sfuggono a chi non è direttamente coinvolto. E ho molto apprezzato la proposta di Antigone di insediare, insieme al sindaco della città, un tavolo con tutti gli attori del territorio per condividere, di volta in volta, le problematiche che si affrontano all’interno”.

Per tali ragioni la presidente dell’assise ha già proposto anche l’insediamento di un tavolo regionale con i direttori delle carceri pugliesi e l’assessore Pier Luigi Lopalco.

“Una sfida importante per la nostra regione in cui intendo coinvolgere tutti i consiglieri regionali, perché ciascuno possa sentirsi responsabile e promotore di iniziative utili a migliorare le condizioni delle strutture presenti sul proprio territorio” conclude Loredana Capone, “credo sia fondamentale affrontare con loro, il presidente Emiliano e la giunta, inoltre, anche il tema delle risorse del Next Generation Eu destinate proprio alla giustizia e al sistema penitenziario che, stando alle prime anticipazioni, dovrebbero essere utilizzate per costruire nuove strutture detentive”.

Dalla ricognizione dei referenti di Antigone Puglia e del sindaco Salvemini  nel carcere di Lecce sono emerse le note criticità in ordine al sovraffollamento, con 1.017 detenuti presenti a fronte di una capienza regolamentare fissata sulle 610 unità. Inoltre sono state evidenziate delle disfunzioni nell'area sanitaria, considerata “carente di strutture e organico”.

In particolare, secondo quanto riferito dalla delegazione in visita, il padiglione adibito ad area covid risente di carenza organizzativa e strutturale e si attende un intervento della Asl. “Solo la fortuna ha impedito il collasso, visto che solo tre detenuti hanno finora contratto il Covid” spieganoi refernto di Antigone, “Il sindaco Salvemini si è reso disponibile, nei limiti delle proprie competenze, a coadiuvare la direzione del carcere. È stato importante l'accesso del primo cittadino alla struttura, con diretta presa di coscienza di una realtà che fa parte della città”.

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