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Blocco assunzioni nelle Sanità Service. Quella leccese sotto di 130 unità, insorgono i sindacati

Le sigle sindacali chiedono la convocazione urgente del tavolo Sepac e preannunciano lo stato di agitazione. "Film già visto anche a maggio dello scorso anno"

LECCE – Per i sindacati il problema sarebbe di natura prettamente politica. A partire da giovedì scorso l’Assessorato regionale alle Politiche della salute ha bloccato le assunzioni in tutte le Sanità Service di Puglia. Ma potrebbe essere quella leccese a pagare lo scotto maggiore, con una carenza di personale che arriverebbe a 130 unità.

In protesta Cgil, Cisl, Uil, USb, Fsi Usae e Fials, che ora chiedono la riunione urgente del comitato Sepac (Sistema economico delle aree di crisi) per rimuovere il blocco. L’istanza è contenuta in una lettera inviata nelle scorse ore non soltanto all’ente regionale, ma anche ai vertici della Asl del capoluogo salentino e alla direzione della sua società in house. Il timore dei referenti delle organizzazioni è che lo stop delle assunzioni sia determinato da ragioni politiche e non dai tavoli governativi. I disavanzi, del resto, sarebbero decennali e il blocco delle assunzioni era stato annunciato anche nel mese di aprile dello scorso anno.

Praticamente un film già visto, sostengono i segretari provinciali dei sindacati firmatari del documento. “In tale situazione Sanita Service continua a ricorrere alla mobilita? di urgenza e a somministrare lavoro straordinario oltre che a rinviare le ferie del personale ausiliario, per poter supportare le richieste che rivengono principalmente dal Dea del Vito Fazzi, ma la situazione e? altrettanto grave in tutte le strutture operative della Asl di Lecce”, scrivono nella lettera.

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